Il nuovo decreto firmato da Mario Draghi dopo il Consiglio dei Ministri prevede nuove regole per la quarantena covid, entrate in vigore fin dal 31 dicembre 2021. Il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha firmato un documento nel quale chiarisce le varie tipologie di contatti: variano da categoria a categoria, infatti, le regole per la quarantena. Il documento, circolare di ‘Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della nuova variante Voc Sars-CoV-2 Omicron’, prevede infatti contatti ad alto rischio e a basso rischio.



Come viene spiegato nella promessa della circolare: “I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron. Suggeriscono che sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione e della malattia sintomatica, soprattutto in chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni. La terza dose riporterebbe tuttavia l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta, conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave. Per tali ragioni – si precisa – è opportuno promuovere la somministrazione della terza dose di richiamo (booster) e differenziare le misure previste per la durata e il termine della quarantena sia in base al tempo trascorso dal completamento del ciclo vaccinale primario che alla somministrazione della dose booster“.



Quarantena Covid: contatti ad alto e basso rischio

Il documento distingue appunto tra “contatti stretti (ad alto rischio)” e “contatti a basso rischio”. I contatti ad alto rischio si differenziano in 4 gruppi. Il primo comprende i “soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni”: per loro “rimane inalterata l’attuale misura della quarantena prevista nella durata di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.



Il secondo gruppo riguarda invece i “soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e che abbiano tuttora in corso di validità il Green pass: se” sono “asintomatici la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.

Il terzo gruppo comprende i “soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure siano guariti da infezione da Sars-CoV-2 nei 120 giorni precedenti”. Nel loro caso: “Non si applica la quarantena ed è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di auto-sorveglianza termina al giorno 5. È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19”. Nel quarto gruppo ci sono “gli operatori sanitari”, per i quali è obbligatorio “eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato”.

Quarantena Covid: contatti a basso rischio

Ci sono poi i contatti a basso rischio, ovvero coloro che “abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o Ffp2“. Per loro “non è necessaria quarantena, ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva”.

Per quanto riguarda invece i positivi al Covid-19, nuove regole anche per loro. “Quanto ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni – si legge – l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni, e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.