IN ARRIVO (MA NON DA SUBITO) NUOVE REGOLE COVID SULLA QUARANTENA

Negli scorsi giorni, prima dello scoppio della crisi di Governo, le Regioni hanno consegnato al Ministero della Salute un documento approfondito con tutte le richieste sulla modifica delle regole Covid per il prosieguo dell’estate e soprattutto con la ripresa delle attività da settembre: anticipato oggi da “La Stampa” e dall’Adnkronos Salute, il testo delle Regioni sarebbe stato considerato a fondo dal Ministero che potrebbe pubblicare nel giro di qualche giorno una circolare ad hoc con tutti i dettagli sul fronte pandemia. Il rialzo dei contagi in questo inizio estate non ha per fortuna portato per il momento evoluzioni critiche su ricoveri e vittime: anche per questo motivo, come sostiene l’infettivologo Matteo Bassetti (e non solo lui) occorre al più presto “normalizzare” la questione Covid andando a togliere le regole sulla quarantena per asintomatici o paucisintomatici.



Ebbene, il Ministero della Salute – secondo l’Adnkronos – sarebbe pronta a ragionare sulla riduzione della quarantena Covid obbligatoria: una quarantena “light” che potrebbe ridurre dai 21 giorni di durata a 15 giorni massimo. Le Regioni premono affinché si possa addirittura ridurre fino a 10 giorni: non solo, dall’autunno – riporta “La Stampa” – si potrebbe anche arrivare ad abolire la quarantena per i positivi asintomatici. Qui la regola prevista potrebbe variare in maniera semplice: chi è senza sintomi ma ancora positivo, potrà uscire di casa previo obbligo di indossare la mascherina FFP2.



SCENARIO COVID: VERSO CIRCOLARE MIN. SALUTE SU ISOLAMENTO E…

Tra le varie ipotesi ragionate in questi giorni da Regioni, autorità e Ministero della Salute vi sarebbe anche il possibile allentamento dell’isolamento su casi Covid: sottoporsi a tampone di fine isolamento non più dopo 7 giorni dal primo tampone positivo, bensì dopo 48ore dalla scomparsa dei sintomi. In caso poi di esito negativo, subito ritorno a libertà di movimento e uscita: in un primo momento il Ministro Speranza ha respinto l’ipotesi ma sempre secondo le anticipazioni fatte all’Adnkronos Salute, il ragionamento da fare in seno al Ministero non riguarda un’imminenza di “ore” bensì di qualche giorno, se non settimane.



«Al momento le nuove possibili regole per rendere più agile la gestione degli isolamenti dei positivi sono un tema su cui si ragiona, su richiesta delle Regioni. In questo momento si starebbero valutando le evidenze scientifiche su cui basare il nuovo corso, per capire se e di quanti giorni si può ridurre l’obbligo di stare a casa», concludono le fonti raccolte fino ad oggi. Infine, si ragiona anche sul fronte sanzioni penali in attesa di capire come e se dovrà ripartire la “macchina” delle vaccinazioni dopo l’estate: i positivi asintomatici sorpresi in pubblico senza dispositivi di protezione personale – le mascherine FFP2 – verrebbero sanzionati sia penalmente che pecuniariamente, come accade con chi infrange l’isolamento domiciliare. In questo senso, le sanzioni prevedono già ora l’arresto da 3 a 18 mesi e un’ammenda da 500 euro a 5mila.