QUARANTENA COVID A SCUOLA, VERSO REGOLE PIÙ SEMPLICI

«Quarantena Covid scuola? Si va verso una semplificazione delle regole»: così il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a margine di un convegno a Firenze questa mattina. Dopo i tanti casi di contagi tra studenti e professori e centinaia di classi in Dad in tutta Italia, il titolare del Miur replica alle critiche giunte dall’Associazione Nazionale Presidi in merito alla situazione di forte confusione per le regole anti-Covid approvate solo pochi giorni fa.



«Per quanto riguarda la semplificazione, noi stiamo ascoltando veramente tutti e stiamo trovando il modo per permettere a tutti di gestire al meglio una situazione che però è gestibile e sotto controllo. Quindi, con grande serenità d’animo lavoriamo come sempre con tutti , ma soprattutto per tutti i nostri bambini», spiega Bianchi trattando il tema molto delicato della quarantena per le classi con casi positivi. Serve semplificare i protocolli soprattutto per le quarantene in scuola primaria (dove vige la regola della classe tutta in Dad con appena 2 casi positivi): «stiamo lavorando anche con loro, stiamo ascoltando tutti i dirigenti, i sindaci, stiamo ascoltando tutti proprio per fare in modo che sia progressivamente sempre migliore e più semplice per tutti». Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha poi sottolineato come l’interlocuzione sulla scuola è ancora in atto, in quanto «Stiamo valutando il quadro epidemiologico ma credo che quando parliamo di asintomatici positivi, ragionare sull’ipotesi del ritorno in classe senza più prevedere un tampone credo che possa essere una risposta importante che semplificherebbe la gestione sul territorio». Vi è una forte necessità, chiosa l’esponente di Noi con l’Italia, «di semplificare le regole e garantire una procedura più rapida e semplice».



DAD SCUOLA, LO SCONTRO PRESIDI-MIUR

La polemica di giornata sul fronte scuola era stata lanciata dal presidente di Anp, Antonello Giannelli, raggiunto da Radio 24 sul caos Dad nelle scuole italiane: «La nostra stima è che ci sia il 50% delle classi in Dad». Le valutazioni sono fatte “a spanne” e per questo l’associazione dei presidi attende che vengano proposti «i dati ufficiali» per capire se la scelta di riaprire in presenza abbia avuto conseguenze generali “positive” o molto meno. Non deve averla presa benissimo il Ministro Bianchi, dato che qualche ora più tardi replica a distanza in maniera molto secca: «Ancora una volta il presidente dell’associazione nazionale dei presidi dà dei dati. Noi abbiamo i dati, li stiamo elaborando, li daremo quanto prima e saranno i dati ufficiali». Domani il titolare del Miur interverrà in commissione alla Camera e avrà dati freschi su quarantena e Dad a scuola: a criticare il Governo e il Ministro non solo i presidi ma anche i sindacati, in particolare Graziamaria Pistorino della Flc Cgil Scuole, «Sin dall’inizio della pandemia abbiamo chiesto i dati sui contagi a scuola al ministero, per poter fare interventi mirati. Ma ci siamo sempre ritrovati contro un muro di gomma».

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