Quarta dose? Matteo Bassetti non esclude tale possibilità. Il direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale policlinico “San Martino” di Genova ha detto la sua ai microfoni dell’agenzia Adnkronos Salute circa la scelta di Israele di avviare a breve la somministrazione delle quarte dosi di vaccino anti-Covid. Sarà questa la strada per arginare il contagio che tutti dovranno seguire, Italia inclusa? L’esperto non si sbilancia più di tanto: “Israele è un laboratorio a cielo aperto, partiranno con le quarte dosi dopo che a luglio erano iniziate le terze dosi e si inizierà con gli over 60 e gli operatori sanitari. Ma lo faranno da gennaio, quindi a 6 mesi. Se Israele, ha preso questa decisione c’è una strategia ragionata, ma vediamo. Per ora sono quarte dosi solo per una specifica fascia di popolazione”.
Nel prosieguo del suo intervento, il professor Bassetti ha esplicitamente asserito che, se davvero si stabilirà che dovremo vaccinarci ogni 6 mesi, “non ci troverei nulla di male, qualora questo ci permetta di vivere più tranquillamente come accade oggi”.
QUARTA DOSE, BASSETTI: “PROGNOSI PER VACCINATI E NON IMMUNIZZATI SONO MOLTO DIVERSE”
Ancora in riferimento alla possibile inoculazione della quarta dose anche in Italia, sulla falsa riga di quanto sta per verificarsi in Israele, Matteo Bassetti ha evidenziato che “oggi in reparto si vede che la prognosi Covid per un vaccinato positivo e per uno non immunizzato è molto diversa. Tutto deve esser governato dall’esperienza e dai dati scientifici che, se diranno che il richiamo va fatto ogni 6 mesi, vorrà dire che lo faremo e basta”.
Successivamente, Bassetti ha voluto rammentare a tutti coloro che in queste ore stanno polemizzando sulla possibilità di una quarta dose e sulla variante Omicron, che “la medicina cambia, non rimane immutabile nel tempo, è in continua evoluzione. Solo e soltanto gli ignoranti si stupiscono di questo”.