La quarta dose del vaccino Pfizer-BioNTech fornisce un’ulteriore protezione – ma a breve termine – contro le infezioni da Omicron e contro le malattie gravi tra gli adulti più anziani: è quanto emerge da un nuovo studio condotto in Israele e ripreso sulle colonne del “New York Times”. In particolare, gli scienziati hanno evidenziato che l’efficacia del richiamo contro le infezioni diminuisce dopo appena quattro settimane e quasi scompare dopo otto settimane (2 mesi). Si è altresì osservato che la protezione contro le malattie gravi non è diminuita nelle 6 settimane dopo la dose extra, ma il periodo di follow-up era troppo breve per determinare se due dosi booster possano fornire una migliore protezione a lungo termine contro le malattie gravi rispetto a un singolo richiamo.
Lo studio si è concentrato su adulti di età pari o superiore a 60 anni e non ha fornito dati sull’efficacia di una seconda dose booster in fasce d’età più giovani. I risultati, pubblicati martedì sul “New England Journal of Medicine”, suggeriscono che i richiami aggiuntivi (booster) forniscono una protezione fugace contro le infezioni da Omicron nei destinatari più anziani ed evidenziano che l’efficacia del vaccino contro l’infezione svanisce più velocemente che contro la malattia grave. “Per l’infezione confermata, una quarta dose sembra fornire solo una protezione a breve termine e un modesto beneficio assoluto”, hanno scritto i ricercatori.
“QUARTA DOSE VACCINO? EFFICACIA LIMITATA NEL TEMPO”: LO STUDIO DI ISRAELE
I risultati dello studio israeliano sulla durata dell’efficacia della quarta dose di vaccino sono giunti nel mezzo di un dibattito relativo alla necessità di ulteriori richiami vaccinali per gli americani. La Food and Drug Administration sta convocando un gruppo di consulenti esterni per discuterne, in quanto la celere diffusione della variante Omicron – altamente trasmissibile – ha aumentato la necessità di snellire il dibattito. Appena un mese fa la FDA ha autorizzato la quarta dose dei vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna per gli adulti dai 50 anni in su e per le persone immunocompromesse dai 12 anni in su. L’agenzia ha poi autorizzato un richiamo mRNA per gli adulti che hanno già ricevuto due dosi del vaccino Johnson & Johnson.
Il “New York Times”, rileva che la variante Omicron ha smussato l’efficacia dei vaccini Covid, ma i dati sui benefici della quarta dose rimangono limitati. Uno studio precedente di Israele, che non è ancora stato pubblicato in una rivista scientifica, ha sottolineato che gli anziani che hanno ricevuto un secondo richiamo avevano il 78% in meno di probabilità di morire di Covid-19 rispetto a quelli che avevano ricevuto solo un booster. Tutavia, gli scienziati hanno criticato la metodologia della ricerca, notando che la maggior parte degli adulti che sono stati vaccinati con tre dosi è già probabilmente protetta dalle malattie gravi e dalla morte.