Dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), arriva la circolare del Ministero della Salute che regolamenta il richiamo booster per i soggetti immunodepressi, la cosiddetta quarta dose. A riceverla saranno le persone «con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido». A questi soggetti la quarta dose potrà essere somministrata ad almeno 120 giorni di distanza da quella “addizionale” che hanno ricevuto a partire dallo scorso settembre 2021.
Questo quanto prevede, dunque, la circolare del Ministero della Salute che recepisce il parere espresso dal Cts di Aifa. Verranno usati vaccini a mina nei dosaggi allo scopo autorizzati, quindi 0 mcg in 0,3 mL per Comirnaty (Pfizer) nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax (Moderna) nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni.
QUARTA DOSE PER IMMUNODEPRESSI: LE MOTIVAZIONI
Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica, «che continua a registrare un’elevata circolazione del virus Sars-CoV-2 in tutto il territorio nazionale», e tenendo conto delle «attuali evidente che, a fronte di una riduzione di effetto protettivo e durata dell’immunizzazione dopo il ciclo vaccinale primario nei confronti della variante Omicron, rivelano comunque elevati livelli di efficacia e sicurezza della dose booster nel prevenire forme sintomatiche, ricoveri ospedalieri e decessi correlati al Covid», si è deciso di procedere con la quarta dose per gli immunodepressi.
Si precisa che i soggetti fragili non avevano ricevuto come terza dose il “booster” ma una “dose addizionale” di vaccino contro il Covid somministrata a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata per raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria, con una tempistica diversa dalla dose booster. La dose addizionale si somministra a partire da 28 giorni dall’ultima vaccinazione ricevuta, booster invece viene somministrato dopo almeno 120 giorni.