Il professor Massimo Galli, già primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale “Sacco” di Milano, ha commentato la situazione attuale legata alla recrudescenza pandemica, complice l’arrivo di Omicron 5 sulla scena mondiale. L’esperto, intervistato da Fanpage.it, ha dichiarato: “Sembra che certi appelli cadano un po’ nell’indifferenza totale. È vero che la situazione non è quella degli anni passati: abbiamo moltissime persone vaccinate e mediatamente una gravità molto meno marcata. Purtroppo però, nonostante l’incremento delle infezioni, l’assoluta maggioranza non viene denunciata”.



Intanto, negli ospedali sale ancora il numero di ricoverati e il professor Massimo Galli evidenzia che “abbiamo una certa percentuale costituita da coloro che non hanno difese perché non hanno risposto al vaccino. Oltre a loro, abbiamo persone che soffrono di malattie o che sono troppo anziane e che quindi non hanno risposto al vaccino come si vorrebbe e infine coloro che non si sono vaccinati”. Siamo quindi di fronte a una nuova ondata sostenuta da Omicron 5 e “questa cosa che l’estate mette tutto a posto è una balla: la spagnola ebbe la prima ondata in primavera, l’asiatica è arrivata ad agosto ’58 e ha avuto il picco in ottobre. Ai virus che si trovano davanti gran parte della popolazione vulnerabile, non importa dell’estate e del caldo”.



GALLI: “QUARTA DOSE DEVE ESSERE FATTA ADESSO”

Nel prosieguo della sua chiacchierata con i colleghi di Fanpage.it, Massimo Galli ha asserito che “la quarta dose va fatta ora e a farla devono essere soprattutto i fragili. Mascherine? Si tratta di un fatto con connotazioni soprattutto politiche. È diventata un simbolo da bruciare sulla piazza come indicazione della visione di quelli che volevano ancora a tutti costi che la malattia fosse derubricata ed eliminata. La malattia però non è stata né derubricata né eliminata”.

Ma quanto è concreto il rischio di un nuovo lockdown in Italia? E, soprattutto, sarebbe funzionale? “Chiudere tutto non ha senso – ha sentenziato Galli –. I cinesi sperano di poter risolvere il problema con le chiusure generali, ma con queste varianti non è possibile. L’unica cosa certa è che il ‘liberi tutti’ è solo deleterio ed è responsabile di quanto sta accadendo. Inoltre, molti tamponi non vengono denunciati. Molte persone infettate si guardano infatti bene dal farsi il tampone”.