I paesi del mondo si stanno muovendo con strategie diverse per quanto riguarda la somministrazione della quarta dose del vaccino contro il Covid-19. Il primo a dare il via libera, come avvenuto anche per la campagna di vaccinazione originaria, è stato Israele, che ha iniziato lo scorso 3 gennaio ad offrirla a coloro che hanno più di 60 anni, agli operatori sanitari e ai residenti delle case di cura. Anche in Cile si è iniziato con le inoculazioni.
Per quanto riguarda l’Europa nelle scorse ore è arrivato il via libera in Ungheria, dove la quarta dose è stata autorizzata senza alcun limite di età, in virtù del notevole aumento di casi di positività al virus. Paesi come Grecia e la Danimarca hanno approvato la somministrazione del secondo booster del vaccino solo per coloro che sono ritenuti vulnerabili.
Quarta dose vaccino anti-Covid: i Paesi che attendono le valutazioni
Oltre a Israele e Cile nel mondo e Ungheria, Grecia e Danimarca in Europa, ci sono tanti altri Paesi che stanno valutando se approvare la somministrazione della quarta dose del vaccino contro il Covid-19 in un futuro prossimo. La sensazione infatti è che il tasso di immunità della popolazione possa presto calare, ma i dubbi in merito a tale strategia sono notevoli. L’Agenzia del farmaco europea (Ema) stessa, in concordanza con l’Organizzazione mondiale della Sanità, ha ammesso che non si può andare avanti con continui richiami.
Paesi come Italia e Regno Unito, dunque, attendono di comprendere cosa sarà necessario fare per contrastare una nuova ondata della pandemia di Covid-19, anche se al momento non ci sono certezze. La speranza è che i dati provenienti dalle zone del mondo dove la quarta dose è già in fase di somministrazione, come Israele in primis, possano chiarire qualsiasi dose in merito alla sua reale efficienza contro il virus.