«Siamo già nella quarta ondata della pandemia»: così l’allarme lanciato ieri da Oms e EMA nell’identificare l’Europa il nuovo “epicentro” dell’emergenza Covid-19. Crescita dei contagi – anche in Italia, specie in Friuli Venezia Giulia, Alto Adige e Marche -, aumenta la pressione negli ospedali e inevitabilmente crescono le vittime, quasi esclusivamente non vaccinati.



Quella già rivendicata come la “pandemia dei non vaccinati” vedrà nelle prossime settimane una recrudescenza del virus legata ad altrettanto inevitabili restrizioni/contingentamenti da adottare nei vari Paesi europei. La discussione al momento è proprio su quali misure prendere, con l’ipotesi sempre più probabile che si arrivi a limitare spostamenti/movimenti di chi senza Green Pass: la riflessione è giunta anche in Italia, con le strategie della vaccinazione e della lotta al Covid che verranno illustrate oggi in conferenza stampa dal Figliuolo (commissario), Speranza (Ministero Salute) e Locatelli (Cts). «Tutti si facciano il vaccino il prima possibile», avverte l’EMA dopo l’allarme di quarta ondata partorito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; «Con l’ampia ripresa del virus – ha scandito Hans Kluge, direttore per l’Europa dell’Oms – chiedo a tutte le autorità sanitarie di riconsiderare con attenzione la possibilità di allentare o revocare in questa fase le misure” di contenimento del coronavirus». I numeri preventivati dalle organizzazioni sanitarie globali tornano ad essere inquietanti, sempre ricordandosi però la differenza con le precedenti ondata avendo infatti ora l’arma in più del vaccino che scherma e ripara la maggior parte della popolazione: «Se continua così, potremmo avere un altro mezzo milione di vittime a causa del Covid in Europa e Asia entro il primo febbraio del prossimo anno e 43 Paesi europei dovranno affrontare una pressione estrema sui posti letto in ospedale», conclude Kluge.



EUROPA IN QUARTA ONDATA, COSA SUCCEDE IN ITALIA

Nella mappa del contagio aggiornata dall’ECDC, l’Italia vede 5 Regioni tornate in “giallo” (Liguria, Trento, Umbria, Abruzzo e Puglia) e solo 6 rimaste in “verde” (Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Sardegna, Molise e Basilicata). Secondo Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici dell’Agenzia europea del farmaco EMA, «La maggior parte degli Stati membri dell’Ue ha iniziato a somministrare dosi booster di vaccino anti Covid alle persone più a rischio di infezione e trasmissione del coronavirus Sars-CoV-2. Il prossimo passo potrebbe essere l’estensione delle dosi di richiamo alla popolazione generale». E poi ancora, quarta dose per i più fragili, vaccini ai bambini tra i 5 e gli 11 anni (annuncio EMA entro fine mese) e riflessione sull’estensione dell’obbligo di Green Pass, se non addirittura un obbligo vaccinale tout court: di questo si dovrà discutere nelle prossime settimane, con il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo che ha già inviato ieri le linee guida alle Regioni per proseguire la campagna vaccini anti-Covid tra booster, dose aggiuntiva e completamento del ciclo vaccinale.

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