Il quartiere di San Basilio, estremo nordest di Roma, sarà al centro della puntata speciale di “Che ci faccio qui”, la trasmissione di Domenico Iannacone in onda su Rai3 nella seconda serata di lunedì 16 dicembre a partire dalle ore 23.15. L’omicidio del giovane Luca Sacchi ha riacceso i riflettori su uno dei quartieri della Capitale dal quale arrivano i due ventenni arrestati. Come spesso accade quando vengono descritte le periferie d’Italia, anche il quartiere San Basilio non gode di una buona considerazione, essendo descritto come un territorio in mano alla criminalità organizzata, dove spaccio e degrado la fanno da padrona. Qui però, oltre a essere piazza di spaccio mancano servizi, la scolarizzazione ha dei livelli molto bassi e le prospettive per il futuro sono quasi del tutto azzerate. Non è un caso se San Basilio viene considerato il quartiere-carcere della Capitale, dove vive chi si è perduto ma anche chi si è salvato. Dal racconto di Iannacone conosceremo le storie di chi ha attraversato il male in ogni sua forma e di chi ogni giorno combatte al fine di riuscire a trovare un riscatto per la propria esistenza e per la sopravvivenza della sua stessa borgata.
QUARTIERE SAN BASILIO: SPACCIO, DEGRADO E NON SOLO
A chi, nel quartiere di San Basilio a Roma ci è nato e continua a viverci, ha riferito a Lettera43.it: “Da qui non si esce”. Allo stesso portale il 27enne Matteo che da sempre vive nel quartiere finito spesso al centro dei talk politici e non solo, ha ricordato quali siano i luoghi comuni che ruotano attorno alla sua borgata e che la accomuna a molte altre delle periferie italiane: lo spaccio, il degrado, la disgregazione sociale, la disoccupazione. Nonostante i luoghi comuni però, lo spaccio a San Basilio rappresenta purtroppo una realtà. Ad essere coinvolto in questo malaffare è almeno il 10% della popolazione ma ad usufruire dei suoi proventi, anche in modo indiretto, sono molti di più: “Paradossalmente si potrebbe dire che nelle periferie come questa, l’attività criminale rappresenti una sorta di welfare, di economia del territorio”, dice Matteo. Esattamente come accade a Scampia. E sempre a San Basilio si registra un basso tasso di scolarizzazione. “Le scuole presenti sul territorio sono due materne, due elementari, una scuola media e un’altra che riaprirà a breve ma con una sola sezione”, racconta il 27enne. “Purtroppo nel corso degli anni gli investimenti su questo territorio sono stati inesistenti e oggi ne paghiamo lo scotto”, ha commentato la presidente del IV municipio, Roberta Della Casa. “Non nego l’esistenza di problemi nel quartiere ma come sempre fanno molto più rumore questi fatti , indubbiamente deprecabili, della tanta gente per bene che qui abita, la quale proprio per mancanza dei servizi vive in maniera ancora più stringente il senso di comunità”, ha aggiunto.