La maternità è un periodo indispensabile sia per le donne gravide che per gli uomini a cui spetterà il ruolo di papà. Le pre mamme – almeno fino alla gravidanza – devono affrontare una serie di situazioni sia economiche che personali.

In termini finanziari le donne in gravidanza possono percepire la quattordicesima mensilità anche in assenza dal luogo di lavoro. Una sorpresa “spiacevole” riguarda l’importo che gli verrà erogato durante quel periodo, che è inferiore a causa dell’indennità per il congedo materno.



Come funziona la quattordicesima maternità per la donna

Durante il periodo di maternità la donna può ottenere l’indennizzo e quest’ultimo include anche una quota di quattordicesima. Questo influisce sulla prossima mensilità aggiuntiva che totalizzerà una somma inferiore.

La 14° può essere goduta sia da un impiegato che ha lavorato per almeno un anno, ma anche da chi è stato assunto da sei mesi. Quel che varia – come ci si può immaginare – è il percepimento economico. I mesi in cui la quota inizia a maturare sono quelli che vanno da luglio a giugno.



Per determinare la somma complessiva della quattordicesima in maternità occorre distinguere i ratei maturati nel periodo precedente e quelli che invece vengono valutati come “indennizzo per le donne in gravidanza”.

A stabilire il periodo di retribuzione sono i Contratti Collettivi Nazionali, che fissano al mese di luglio di ogni anno sia per una donna assente dal lavoro per maternità sia per i colleghi che invece presenziano sul luogo.

I ratei penalizzano

Sia la 13esima che la 14esima mensilità potrebbero risultare più bassi nel caso in cui una impiegata in maternità abbia già percepito il congedo di maternità. Durante l’astensione obbligatoria dal lavoro l’indennizzo include anche parte dei ratei delle mensilità aggiuntive.



Giusto per fare un esempio pratico: una lavoratrice che percepisce 1.500€ netti al mese, con 5 mesi di congedo materno potrebbe ricevere circa la metà della quattordicesima.