Il Quebec ogni anno festeggia il 24 giugno la giornata della festa nazionale in onore del patrono dei franco canadesi. Celebrando i coloni francesi responsabili dei primi insediamenti nella regione del Canada. Uno studio recente ha ora confermato la particolare caratteristica di questa popolazione, che secondo i dati che hanno incrociato analisi sul Dna e registri statistici delle anagrafi, mantiene intatti i geni particolarmente resistenti dei propri antenati europei.



La ricerca pubblicata sulla rivista Science e condotta dall’Università di McGill a Montreal, ha tracciato un vero e proprio albero genealogico ed antropologico degli abitanti, che in base ai risultati sarebbero per almeno 2/3 discendenti diretti dei primi coloni arrivati dalla Francia. E ne hanno mantenuto oltre ai tratti genetici anche le caratteristiche culturali, lingustiche e religiose. Digitalizzando i registri matrimoniali infatti, gli antropologi hanno evidenziato, come la gran parte delle unioni sia avvenuta negli anni tramite rito cattolico, una vera e propria eccezione rispetto al resto del paese, perchè pur rappresentando ora la maggioranza in percentuale è comunque concentrata nel territorio del Quebec.



Studi genetici su Quebec “Dna ereditato da coloni francesi”

Il professor Simon Gravel, associato al Dipartimento di genetica umana presso la McGill University del Canada e coautore dell’articolo, ha commentato al quotidiano Le Figaro, lo studio sulla particolare evoluzione genetica e culturale della popolazione del Quebec, affermando che “La chiesa cattolica ha avuto un grande ruolo nell’esplosione demografica della regione, perchè già dal 17° secolo, i sacerdoti promuovevano i matrimoni e obbligavano le coppie a fare molti figli, pena la scomunica, per contrastare l’influenza britannica protestante“.



Questa veniva chiamata la “Guerra della culla” che è durata fino agli cinquanta, ha aggiunto il ricercatore. Successivamente grazie agli studi sul DnaAbbiamo isolato i geni della popolazione, che sono risultati ereditati da soli 2600 coloni“, presentano infatti caratteristiche e anche malattie comuni che invece non sono riscontrate più oggi nella popolazione francese.