La quercetina potrebbe davvero avere un’azione contro il Coronavirus? Un quesito che apre a nuove speranze ma che al tempo stesso invita anche alla prudenza. L’entusiasmo trapelato sulla molecola naturale, infatti, non è stato condiviso dall’intera comunità scientifica, come spiega Corriere.it. Gioacchino Calapai, professore ordinario di Farmacologia all’Università di Messina nonché esponente della Società italiana di farmacologia (Sif) ha subito voluto fare chiarezza spiegando: “Quello dei ricercatori italiani e spagnoli è un lavoro in vitro, non stiamo parlando di uno studio clinico”. “La proteasi 3CLpro sta diventando uno dei bersagli farmacologici più studiati per Sars-CoV-2 e la quercetina non è l’unica sostanza a inibirne l’attività”, ha aggiunto l’esperto, parlando ad esempio della baicalina, altro flavonoide in grado di fare la stessa cosa della quercetina. “Diversi gruppi di ricerca nel mondo stanno studiando un modo per inibire 3CLpro, ma nessuno di questi lavori è arrivato a conclusioni definitive”, ha proseguito Calapai che definisce quelle emerse oggi come notizie per “addetti ai lavori” ma senza alcun impatto sulla cura o la prevenzione del Covid. “Abbiamo imparato a gestire meglio la malattia, ma credo che potremo sentirci sicuri solo con l’arrivo di un vaccino. Fino ad allora è importante rispettare le regole igieniche: lavaggio delle mani, uso della mascherina e distanziamento”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA MOLECOLA NATURALE CHE COMBATTE SARS-COV-2

Potrebbe arrivare – senza saperlo – proprio dalla natura la nuova speranza contro il Coronavirus. E’ quanto rivela uno studio internazionale al quale ha partecipato l’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche, il Cnr-Nanotec di Cosenza completamente incentrato sulla querticina, ovvero un composto di origine naturale, il quale funzionerebbe da inibitore del Sars-CoV-2. Adrian Velazquez-Campoy dell’Università di Zaragoza, a capo del gruppo di ricerca e che ha già lavorato alla ricerca di farmaci inibitori della proteina per il virus SARS che causò l’epidemia del 2003, come riferisce Repubblica.it, ha commentato: “La parte più interessante di questo lavoro è lo screening sperimentale eseguito su 150 composti, grazie a cui la quercetina è stata individuata come molecola attiva su 3CLpro”. “La quercetina riduce l’attività enzimatica di 3CLpro grazie al suo effetto destabilizzante sulla proteina”, ha proseguito. La speranza è ovviamente quella di trovare un vaccino, ma a prescindere, “i farmaci saranno comunque necessari per le persone già infette e per chi non può essere sottoposto a vaccinazione. La ricerca di nuove molecole mira quindi a somministrare una combinazione di differenti composti, per minimizzare la resistenza ai farmaci e lo sviluppo di nuovi ceppi virali”, ha concluso Adrian Velazquez-Campoy. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA SCOPERTA DEL CNR

Abbiamo già l’arma per sconfiggere il coronavirus e non lo sapevo. Non prima della scoperta del Cnr-Nanotec di Cosenza, che apre nuovi scenari nella battaglia contro Covid-19. La quercetina è un inibitore specifico di Sars-CoV-2. Questa sostanza, un composto di origine naturale, ha un’azione destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine chiave che permette al patogeno la replicazione. Lo studio, supportato dalla Fundacion hna spagnola, è internazionale e l’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche ha dato un contributo importante. Questa ricerca, pubblicata sull’International Journal of Biological Macromolecules, si inserisce nel filone dello sviluppo dei farmaci antivirali specifici. Il nuovo lavoro, a cui ha lavorato Bruno Rizzuti (autore della parte computazionale dello studio) con un gruppo di ricercatori di Saragozza e Madrid, dimostra che la quercetina blocca l’attività enzimatica di 3CLpro e così risulta letale per il coronavirus. «Già al momento questa molecola è alla pari dei migliori antivirali a disposizione contro il coronavirus, nessuno dei quali è tuttavia approvato come farmaco», ha dichiarato Rizzuti, come riportato dall’AdnKronos.



QUERCETINA, COMPOSTO NATURALE CONTRO CORONAVIRUS

Chiaramente lo sviluppo di un vaccino è fondamentale nella lotta contro Covid-19, ma i farmaci sono comunque necessari per coloro che sono già infetti e non possono essere sottoposti alla vaccinazione. Per questo la scoperta sulla quercetina è importante. Questa sostanza ha diverse proprietà originali che sono interessanti dal punto di vista farmacologico. La si trova in abbondanza in vegetali comuni – come capperi, cipolla rossa e radicchio – e ha proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antiallergiche e antiproliferative. Ma sono note anche le sue proprietà farmacocinetiche. Questa sostanza, spiegano dal Cnr, può essere modificata per sviluppare una molecola di sintesi ancora più potente. «Poiché non può essere brevettata, chiunque può usarla come punto di partenza per nuove ricerche». Olga Abian dell’università di Saragozza, prima autrice dello studio, spiega: «Molti gruppi stanno lavorando su 3CLpro come possibile bersaglio farmacologico, in virtù del fatto che è fortemente conservata in tutti i tipi di coronavirus». Adrian Velazquez-Campoy dell’università di Saragozza, che ha diretto i ricercatori, aggiunge: «La quercetina riduce l’attività enzimatica di 3CLpro grazie al suo effetto destabilizzante sulla proteina».