Domenico Quirico, giornalista de La Stampa, ha puntato il dito contro Volodymyr Zelensky dopo che il Consiglio Europeo ha dato formalmente il via libera alla concessione a Ucraina e Moldavia di Paesi dello status di candidati all’ingresso nell’Ue: “Ci ha stregati al punto da concedergli una delega in bianco”, ha scritto tra le colonne del quotidiano. La nota firma ritiene infatti che ciò potrebbe essere un boomerang per l’Occidente.
“Il colpo di genio è nell’aver compreso che nel ventunesimo secolo i popoli, e i loro leader a rimorchio, seguono più le passioni che gli interessi. Insomma, se contassero davvero gli interessi, l’Occidente, e soprattutto l’Europa, dovrebbe a tutti i costi cercare, anche in questo caso e come ha fatto per vent’anni, di avere eccellenti rapporti con Vladimir Putin”, ha sottolineato. La mossa dell’Ue, invece, li ha incrinati ulteriormente. “Intanto l’Occidente non si accorge che la guerra diventa mondiale ed è via via più isolato”.
Quirico: “Zelensky ci ha stregato”. La guerra delle emozioni vinta dall’Ucraina
La vittoria di Volodymyr Zelensky nella guerra delle emozioni da lui creata con “la sua immagine e il suo talento da comunicatore ossessivo”, secondo il giornalista Domenico Quirico, sta nell’avere “colpevolizzato sistematicamente” l’Occidente. “L’unico modo per evitare che le potenze democratiche, badando ai loro interessi immediati, si limitassero all’elemosina di qualche minuscola e innocua sanzione contro la Russia, era di brandire la disgrazia ucraina per vedersi attribuire il titolo di vittima numero uno”. Da qui l’idea secondo cui “se l’Ucraina verrà spazzata via la colpa sarà degli europei e degli Stati Uniti” e “il vero boccone che Vladimir Putin vuole inghiottire non è Kiev, ma il vecchio continente”.
In realtà, come spiega il reporter su La Stampa, la situazione sarebbe molto diversa. “È un’idea che non ha connessioni con la realtà. Putin, personalità dispotica e crudele, è anche realista. Quindi conosce i suoi limiti pratici. Eppure, nessuno osa dirlo”, conclude.