Quiricocho: questa l’esclamazione di Paulo Dybala pochi istanti prima del rigore calciato da Arturo Vidal in Argentina-Cile, sfida valida per la finale 3°-4° posto di Copa America 2019. Un’espressione sconosciuta ai più e che sta facendo il giro del web ormai da diverse ore: cosa significa? Parliamo di una maledizione che risale agli anni Sessanta: Quiricocho infatti era un giovane tifoso dell’Estudiantes che, secondo la leggenda, non portava grande fortuna al club argentino. Come evidenzia il Corriere, grazie ad un amico che lavorava nella società venne mandato ad accogliere le squadre avversarie dando il benvenuto ai calciatori ospiti con una pacca sulla spalla. Un rito che portò bene alla formazione biancorosso: nel 1967 l’Estudiantes perse solo una partita tra le mura amiche (contro il Boca Juniors, ndr) e il tifoso divenne famoso, anche perché il suo nome veniva urlato dai tifosi per portare malasorte alla compagine avversaria.



QUIRICOCHO, LA MALEDIZIONE DI DYBALA A VIDAL

Ecco perché Paulo Dybala ha urlato quell’espressione all’ex compagno ai tempi della Juventus, con Arturo Vidal che si apprestava a calciare un rigore. Un tentativo che però non è andato a buon fine per la Joya: il guerriero del Barcellona ha trafitto Armani ed ha riacceso le speranze per la formazione di Rueda, che grazie al timbro del centrocampista si è portata sul 2-1, poi risultato finale. Una curiosità sorta sui social network e che sta facendo parecchio discutere in tutto il sud America. La maledizione di Quiricocho infatti non si è fermata al 1967: ancora negli ultimi tempi i tifosi di diverse squadre argentine gridano quell’esclamazione per portare sfortuna agli avversari. Un fenomeno che è dilagato anche in Europa con il passare degli anni e con lo sbarco nei principali campionati europei di calciatori argentini: basti pensare che Bilardo raccontò di aver sentito parecchie volte urlare Quiricocho ai suoi giocatori del Siviglia…



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