Quo vadis, diretto da Mervyn LeRoy

Giovedì 23 maggio, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 17, andrà in onda la seconda parte del film storico Quo Vadis. Diretto da Mervyn LeRoy e scritto da Samuel Nathaniel Behrman, Sonya Levien e John Lee Mahin, è un classico della storia del cinema: un colossal ad altissimo budget, campione di incassi e con il meglio della recitazione hollywoodiana del suo tempo. Spettacolare l’impianto scenografico, di Edward Carfagno, Cedric Gibbons, William A. Horning, Vittorio Valentini ed Elso Valentini, nel ricostrtuire l’antica Roma ai tempi di Nerone, che ha contribuito (insieme anche alle musiche di Miklos Rozsa) alla candidatura a ben 8 Premi Oscar.



È un film corale, per il grande numero di interpreti e personaggi, ma gli attori, protagonisti sono Robert Taylor, Deborah Kerr, Leo Genn, Peter Ustinov, Patricia Laffan e Finlay Currie.

La trama di Quo vadis: l’aiuto divino nel salvare un amore e l’intera Roma

La prima parte di Quo vadis, esplora le vicende iniziali del comandante di una legione militare romana, ovvero Marco Vinicio. Marco incontra e si innamora di Licia, ma questa storia d’amore, essendo lei cristiana in un mondo di terribili persecuzioni attuate dall’imperatore Nerone, è, forse, destinata a non evolversi mai. Nerone arriverà addirittura a bruciare Roma, incolpando i cristiani dell’operato. Marco, a questo punto, cercherà di salvare Licia, ma i due verranno arrestati e condannati a essere uccisi nell’arena.



Sarà proprio in carcere che i due incontreranno l’apostolo Pietro, che li unirà in matrimonio prima di essere crocifisso. I due dovranno affrontare una sfida sovrumana. Legata al centro dell’arena, Licia dovrà sopravvivere all’attacco di un toro selvaggio. La sua difesa? La guardia del corpo Ursus, a cui è permesso difendere la donna soltanto a mani nude. Marco, nel frattempo, è legato alla tribuna ed è costretto a guardare il terribile spettacolo. Quando implorerà l’aiuto divino, la situazione però si capovolgerà: Ursus riuscirà miracolosamente a sconfiggere il toro, Marco a liberarsi, a rivelare il suo nome e ad annunciare l’imminente fine del principato di Nerone.



La folla, ora convintasi della responsabilità di Nerone nell’aver causato l’incendio a Roma, si rivolta e costringe l’imperatore a fuggire. Il ciclo della malvagità si compie e trova la sua risoluzione nella volontà divina. Licia e Marco possono, finalmente, tornare ad amarsi.