R. Kelly è stato nuovamente accusato di abusi sessuali: secondo quanto riferito dalla Cnn, il rapper statunitense avrebbe abusato di un giovane ragazzo di diciassette anni incontrato nel 2006 in un McDonald’s. A pochi giorni dall’inizio del processo che lo vedrà protagonista per accuse di sfruttamento della prostituzione e racket, i pubblici ministeri hanno chiesto di ammettere nuove prove per abusi sessuali e corruzione di testimone.



Già nel 2002 R. Kelly venne incriminato per la prima volta a Chicago per ventuno accuse di pedopornografia e fu arrestato, per poi essere ritenuto non colpevole. Dal quel momento l’artista, noto nel mondo della musica soprattutto per il brano “I Believe I Can Fly“, ha avuto a che fare con la legge a seguito di numerose altre accuse, tra cui un presunto culto sessuale violento. Ora dovrà affrontare un processo che si terrà a New York il mese prossimo con l’accusa di sfruttamento sessuale minorile, realizzazione di immagini indecenti riguardanti minori, racket e ostruzione alla giustizia.



Nuove accuse di abusi sessuali rivolte a R. Kelly

Stando a quanto riporta l’Associated Press in merito alle nuove accuse, R. Kelly avrebbe invitato il giovane diciassettenne (che aspirava a fare il musicista) nel suo studio, chiedendogli cosa fosse disposto a fare per entrare nel settore. Secondo l’accusa, avrebbe avuto un rapporto sessuale col ragazzo, il quale si sarebbe anche offerto di contattare un amico che faceva parte della giuria del processo del 2008 (per pedopornografia); i pubblici ministeri non sono in grado di dimostrare se questo contatto sia avvenuto.

Successivamente, un altro amico del giovane ragazzo, anche lui minorenne, avrebbe avuto un rapporto sessuale con R. Kelly. Se il giudice dovesse ammettere le prove, le vittime sarebbero testimoni del processo previsto per il 9 agosto. Inoltre, l’accusa ha intenzione di mostrare prove recuperate da centinaia di telefoni e tablet del rapper che includono video degli abusi.