Nuovi guai per R. Kelly: il noto rapper americano è stato arrestato nelle scorse ore in quel di Chicago, negli Stati Uniti. Gravissime le accuse nei confronti del 52enne cantante, leggasi adescamento di minori, pedopornografia e ostruzione alla giustizia. Il fermo è giunto nelle scorse ore, nella notte americana fra giovedì 11 e venerdì 12 luglio, come confermato anche dall’ufficio del procuratore della città del vento. Nelle prossime ore R. Kelly dovrebbe essere trasferito a New York, anche se al momento non vi è ancora conferma a riguardo. Joseph Fitzpatrick, viceprocuratore di Chicago ha spiegato: “I reati sono quelli di pornografia minorile, adescamento e ostruzione alla giustizia”, aggiungendo che nelle prossime ore verranno forniti ulteriori dettagli in merito alla vicenda. Il fermo è stato poi confermato anche da Steve Greenberg, legale di R. Kelly, al Chicago Sun Times.
R. KELLY ARRESTATO PER PEDOPORNOGRAFIA
Si tratta del secondo arresto nel giro di pochi mesi per R. Kelly, il cui vero nome è quello di Robert Kelly. A febbraio di quest’anno, infatti, il rapper a stelle e strisce si era consegnato di sua spontanea volontà alla polizia, ed era stato successivamente arrestato dopo essere stato condannato per dieci capi d’accusa, sospetti abusi nei confronti di quattro donne, di cui tre minorenni all’epoca dei fatti. Il 52enne era poi tornato in libertà dopo aver versato la cauzione, proclamandosi comunque sempre innocente nonostante si fosse costituito. Il rapper americano è famoso in tutto il mondo in particolare per il suo singolo “I believe i can fly”, che su Youtube vanta più di 110 milioni di visualizzazioni e che vinse 3 Grammy Awards. La canzone divenne nota anche perché colonna sonora del film con Michael Jordan, “Space Jam”. Non molti sanno, infine, che R. Kelly ha scritto anche “You’re not alone” di Michael Jackson, pezzo dalle sonorità molto simili proprio a “I believe i can fly”.