R. Kelly è stato riconosciuto colpevole di sfruttamento della prostituzione e rischia l’ergastolo, dopo la sentenza YouTube ha messo al bando tutti i suoi canali RKellyTV con tre milioni e mezzo di sottoscrittori e RKellyVevo con un milione e seicentomila iscritti. Come riportato da Bloomberg la vicepresidente legale di YouTube ha scritto in una nota: “Le azioni eclatanti commesse da R. Kelly giustificano sanzioni oltre le misure di applicazione standard a causa della possibilità di causare danni maggiori”.
Dal momento del blocco chiunque tenti di connettersi con un canale ufficiale dell’artista viene avvertito con la frase: “Questo video non è più disponibile perché l’account di YouTube a esso associato è stato revocato”. Con questo provvedimento la piattaforma online prevede l’impossibilità per R.Kelly di creare un nuovo canale YouTube. R.Kelly è il primo cantante, in era post MeToo, la cui musica viene oscurata a causa di una condanna.
R.Kelly “cancellato” da tutti i social
Il processo di R.Kelly è durato sei settimane e si è concluso con la condanna per abusi e sfruttamento sessuale. La giuria ha dichiarato che la star R&B, famosa soprattutto per la sua canzone I believe I can fly, colpevole descrivendolo come un predatore di giovani donne e ragazze afroamericane. Il prossimo processo è previsto per il prossimo 4 maggio per la sentenza ufficiale del giudice.
In attesa di scoprire quale sarà il suo destino il cantante è stato “cancellato” oltre che da YouTube da tutti gli altri social come Twitter, Instagram e Facebook, mentre la sua casa discografica aveva deciso di liberarsi di lui già diversi anni fa a causa di alcune incomprensioni con l’artista.