Il cantante R&B R. Kelly è stato giudicato colpevole di estorsione e traffico sessuale di minori. Nel processo a New York che lo riguardava, Kelly ha affrontato un totale di nove capi d’accusa tra cui racket, sfruttamento sessuale di minori, rapimento, corruzione e traffico sessuale. La giuria, composta da sette uomini e cinque donne, aveva iniziato a deliberare venerdì pomeriggio. Secondo le accuse, il cantante ha gestito per oltre due decenni una rete criminale per sfruttare sessualmente donne e ragazze minorenni e di averle sottoposte a violenti abusi fisici e sessuali, alcuni dei quali sono anche stati registrati. Il verdetto arriva 13 anni dopo che Kelly, il cui nome completo è Robert Sylvester Kelly, era stato assolto dalle accuse di pedopornografia in un processo dello stato dell’Illinois. Un avvocato di Kelly ha detto che stanno considerando di presentare un ricorso.



Il processo era iniziato lo scorso 18 agosto e ha visto la presenza di cinquanta testimoni. I giudici hanno ascoltato anche testimoni che erano presenti al matrimonio del 31 agosto 1994 tra Kelly e la cantante Jane Doe, nota anche come Aaliyah e morta nel 2001. Ai tempi lui aveva 27 anni e lei 15. I pubblici ministeri hanno mostrato copie della domanda di licenza di matrimonio della coppia, che indicava l’età di Aaliyah come 18 anni. L’ex tour manager di Kelly, Demetrius Smith, ha dichiarato di aver corrotto un lavoratore in un ufficio nell’area di Chicago per creare un documento di identità falso per Aaliyah.



R.KELLY, LE TESTIMONIANZE: “MI CHIUSE IN UNA STANZA”

Il cantante R&B R.Kelly, noto anche per aver vinto nel 1996 un Grammy con il brano I believe can fly, è stato ritenuto colpevole di aver guidato un’organizzazione criminale a Chicago, che reclutava le donne sottoponendole ad abusi sessuali e psicologici. Diverse vittime hanno raccontato durante il processo di essere state sottoposte a questi abusi anche quando erano minorenni. I giudici hanno anche sentito una donna che ha detto di aver incontrato R.Kelly a un evento a Chicago nel 1999 quando aveva 17 anni e che alla fine l’ha invitata nel suo studio. “Ricordo che mi ha chiesto la mia età”, ha testimoniato. “Quando ho detto che avevo 17 anni, ha detto che andava bene”. La donna ha detto che Kelly avrebbe abusato di lei sessualmente quando aveva 17 anni e li ha registrati mentre facevano sesso. Avrebbe pagato il suo viaggio in Florida per incontrarlo il giorno del suo diciottesimo compleanno e lei ha smesso di parlare con lui poco dopo il viaggio. Ha raccontato delle esplosioni di rabbia di Kelly, dicendo che le avrebbe urlato contro nei luoghi pubblici.



Un’ex stagista radiofonica ha invece testimoniato il 9 settembre, dicendo che Kelly l’avrebbe invitata a recarsi a Chicago per intervistarlo nel suo studio nel 2003 quando aveva 21 anni e che, una volta arrivata, un dipendente l’avrebbe messa in una stanza che Sonja ha subito capito essere “chiusa dall’esterno”. Ha detto che è stata chiusa nella stanza per diversi giorni e occasionalmente fatta uscire per andare in bagno e fare la doccia. “La porta era chiusa a chiave. Volevo uscire”, ha raccontato la donna che poi ha detto di aver perso conoscenza dopo aver mangiato il suo primo pasto dopo diversi giorni e ha visto Kelly aggiustarsi i pantaloni quando si è svegliata. Ha testimoniato che credeva che l’avesse aggredita sessualmente quando era incosciente. Ma le testimonianze di donne ai tempi minorenni sono tante altre.