Adrien Rabiot non è rientrato a Torino: è un caso o tutto sotto controllo? Le notizie sono discordanti: già qualche giorno fa avevamo detto di come il centrocampista francese fosse, insieme a Gonzalo Higuain, l’unico straniero a non essere ancora tornato alla Continassa per gli allenamenti individuali della squadra. Sappiamo che al rientro in Italia anche lui dovrà sottoporsi agli obbligatori 15 giorni di quarantena; anche il Pipita che, come si legge, dovrebbe fare ritorno nella giornata di venerdì. Per Rabiot il caso potrebbe essere più complesso: oggi L’Equipe riporta che il centrocampista sarà a Torino domani, rispondendo alla convocazione della Juventus. Peccato che La Stampa racconti una storia diversa, e allora bisognerà poi capire chi abbia ragione: anticipiamo che potrebbero averla entrambi, nel senso che Rabiot effettivamente potrebbe tornare in Italia domani ma rimanere comunque sulla sua posizione, che sarebbe quella di uno sciopero.



RABIOT NON TORNA IN ITALIA: SCIOPERO PER TAGLIO STIPENDI?

Spieghiamo: come riporta il quotidiano torinese, Rabiot non avrebbe preso affatto bene la decisione della società bianconera di tagliarsi lo stipendio per quattro mesi, scelta presa in conseguenza dello stop forzato per il Coronavirus. Da qui ne sarebbe nato uno sciopero solitario, presso la sua villa in Costa Azzurra: la sua permanenza prolungata in patria sarebbe dovuta proprio ad un atteggiamento di protesta, per cui in questo caso sarebbe da chiarire se effettivamente il calciatore tornerà o meno ad allenarsi con la Juventus. In ogni caso non potrebbe farlo prima della fine di maggio (se non inizio giugno) appunto per la quarantena obbligatoria ma, a parte questo, si legge anche di come dietro la volontà di Rabiot di arrivare ai ferri corti con la società (sempre che non siamo già a questo punto) ci sarebbe anche Veronique Rabiot, la mamma-procuratore che si era già distinta in passato, di fatto generando la rottura con il Psg che aveva portato alla cessione alla Juventus.



Personaggio sopra le righe (almeno per come la conosciamo nel pubblico), la signora Veronique era tornata alla ribalta a metà gennaio. Il presidente della Federcalcio francese avrebbe voluto organizzare un incontro con Rabiot per un’eventuale seppellimento dell’ascia di guerra (il centrocampista aveva rifiutato di andare ai Mondiali – poi vinti – come riserva, rimasto deluso dall’esclusione di Didier Deschamps) e un ritorno in nazionale ma la mamma, almeno secondo le indiscrezioni di Mundo Deportivo, aveva fatto saltare il meeting pretendendo di presentarsi da sola, senza il figlio. Ora si dice che sia lei a spingere per trovare un’altra sistemazione ad Adrien: il quale, a detta sua, alla Juventus avrebbe avuto troppo poco spazio e dunque dovrebbe decisamente cambiare aria, scegliendo una squadra che punti su di lui come titolare fisso. Chiaro che ora la domanda sul futuro di Rabiot a breve termine (inteso come finale di questa stagione, se mai ci sarà) possa diventare ancor più attuale…

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