Raf e il successo di Self Control: “fan mi aspettavano anche sotto casa”

Raf è tra gli ospiti di “20 anni che siamo italiani“, lo show di Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada trasmesso in replica in prima serata su Rai1. Il cantautore di “Self control” ha portato sul palcoscenico alcune delle sue più belle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana ed internazionale. La svolta è arrivata proprio nel 1984 con Self Control che ha permesso al cantautore di diventare famoso in tutto il mondo con un genere lontanissimo dal suo. “Era un genere che non mi apparteneva: ero abituato a scrivere testi impegnati, fare un’altra musica” – ha confessato il cantante dalle pagine di Vanity Fair.



Il successo del brano è pazzesco: nel giro di poche settimane raggiunge la prima posizione nelle classifiche di tutto il mondo. “Ero a disagio. A nove anni avevo visto un film in bianco e nero sui Beatles: mi avevano colpito le scene di loro che correvano per Londra inseguiti da ragazzine che sbucavano da ogni angolo” – ha confessato l’artista precisando – “quando ha cominciato a succedere a me, mi ha preso un’ansia bestiale. Mi nascondevo, però i fan mi aspettavano, anche sotto casa. Arrivavano sacchi della posta colmi di lettere e cartoline”.



Raf e la consacrazione con le canzoni: “Ti pretendo”, “Battito animale” e “Sei la più bella del mondo”

Sulla scia del successo mondiale di Self Control, la carriera di Raf prende il volo. Seguono grandi successi e hit come “Ti pretendo”, “Battito animale” e “Sei la più bella del mondo”. Non solo partecipa anche al Festival di Sanremo riscuotendo un discreto successo anche se l’ultima sua partecipazione nel 2015, in gara con il brano “Come una favola”, si conclude con un ultimo posto in classifica. “E’ un palco sacro che sembra una cattedrale” – ha detto il cantante parlando del Festival precisando – “le cattedrali mi piacciono, ho anche fatto pace con la Chiesa grazie a papa Francesco, che sento davvero vicino alla parola di Cristo”.



Raf parlando di Sanremo ha aggiunto: “mi piacevano tantissimo i Festival dove le canzoni erano protagoniste e non le presentatrici o i loro vestiti, dove non si cercava disperatamente il momento spettacolare. Sanremo resta una vetrina importante: potrei riprenderlo in considerazione nel caso torni a essere il Festival della musica”.