Raf, intervistato dal “Corriere della Sera”, ha parlato della sua storia d’amore con la moglie Gabriella Labate, che conobbe per la prima volta a Saint Vincent, dove lei faceva parte del corpo di ballo per il suo concerto. La donna aveva i capelli legati, un maglione con la cinta in vita: “Niente di speciale – ha osservato l’artista –, eppure l’ho notata subito. Più tardi mi sono messo a provare da solo sul palco davanti alle sedie vuote. A un tratto arriva lei e si siede. Mi fissa. Mi cade la sigaretta. Mi cade lo spartito. Le stavo antipatico, credeva fossi un montato. Lì però ha capito che ero soltanto imbranato e timido. Dopo l’ho invitata a cena”.



Gabriella Labate, tuttavia, diede buca a Raf e non si presentò al ristorante perché aveva finito tardi. “Io però avevo lasciato un biglietto per lei al proprietario del ristorante: ‘Ti ho aspettato finora, purtroppo non sei venuta. Questo è il mio numero, se ti va, chiamami’. Mi ha telefonato qualche giorno dopo, ci siamo rivisti a Napoli e lì mi è venuto in mente dove l’avevo già vista: durante uno show tv, mentre cantavo, c’erano delle ballerine che scendevano da una scalinata e mi passavano accanto. Mi sorridevano tutte, tranne lei. Però da quella volta non ci siamo più lasciati. Gabriella mi ha insegnato a non avere paura di aprirmi con le persone. Cerco di copiare lei, così diretta e sincera”.



RAF: “I MIEI GENITORI PENSAVANO CHE FOSSI UN DROGATO”

Nel prosieguo del suo intervento sul “Corriere della Sera”, Raf si è soffermato anche sui suoi genitori, a cominciare dal padre Antonio, operaio specializzato presso le saline di Margherita di Savoia: “Ero timido e non mi aiutava avere un padre molto severo, però a quei tempi lo erano tutti – ha detto il cantante –. Bastava un niente e volava lo scappellotto. A casa, a me e mio fratello, ci faceva filare. Non voleva che giocassi a pallone, se per caso mi beccava in strada in piena partitella erano guai”.



Quando poi la carriera di Raf prese il via, mamma Luigia gli mandava qualche soldo di nascosto, ma era contraria alla scelta di vita del figlio. Il motivo? Ai miei arrivavano le voci più assurde, si erano convinti che fossi un matto debosciato dedito all’alcol e alle droghe… Capirai, al massimo qualche canna. La prima volta che mi videro in tv, presentato come una star internazionale, sono rimasti esterrefatti: mamma piangeva, papà restò impietrito”.