Raffaele Auriemma torna in tv nella nuova puntata di “Ciao Darwin 8 – Terre Desolate“, il varietà condotto da Paolo Bonolis e Luca Laurenti e trasmesso in replica sabato 2 maggio 2020 su Canale 5. Il giornalista sportivo è conosciuta dal grande pubblico per essere un grandissimo tifoso del Napoli, squadra che è pronto a rappresentare e difendere nella sfida “Juve contro tutti”. Auriemma, infatti, è il caposquadra di “tutti” nella sfida contro la Juve rappresentata da Giampiero Mughini. Una puntata che si preannuncia davvero imperdibile conoscendo il carattere fumantino del giornalista sportivo che in questi giorni ha replicato duramente alle affermazioni di Vittorio Feltri che ha definito i meridionali “inferiori”. Le parole di Feltri hanno, manco a dirlo, innescato una vera e propria bomba mediatica con personaggi famosi e non che hanno preso le distanze dal direttore di Libero. Tra questi anche Auriemma, volto noto di Tiki Taka, che ospite della trasmissione radiofonica Si Gonfia La Rete su Radio Marte ha detto: “Vittorio Feltri te lo ripeto: smettila. Le mafie non le vogliono i cittadini, le tollera lo Stato centrale. E poi, le mafie al Nord sono anche più numerose ed aggressive rispetto a quelle delle nostre parti. Sei un giornalista, sarebbe grave se non ne fossi a conoscenza”.
Raffaele Auriemma, il giornalista criticato sui social
Le parole di Raffaele Auriemma circa lo scivolone di Vittorio Feltri sui meridionali è stato condiviso da buona parte dei suoi follower, ma non sono mancati dei commenti contrari. Tra questi quello di un utente meridionale che ha replicato: “Auriemma, sono napoletano: Feltri puoi criticarlo su tutto, ma non sulle mafie, prerogativa del sud che le ha esportate. e al sud tantissimi cittadini (non pochi) vivono con le mafie e di camorra. esaltandole. sei napoletano e lo sai fin troppo bene”. Intanto Auriemma ha commentato anche le scelte del Governo circa la cosiddetta Fase 2 per l’emergenza Coronavirus, ossia la ripartenza prevista per lunedì 4 maggio 2020, twittando: “Il Governo si è fatto i conti sul numero di addetti costretti alla fame se il calcio si fermasse? La SerieA è la punta di iceberg, sott’acqua ci sono persone che affogheranno: a differenza di altre attività che riapriranno a giugno, del pallone se ne riparlerà a settembre. Forse”. Un dubbio comprensibile quello del giornalista sportivo, ma la realtà è che la pandemia da Covid-19 continua a preoccupare non solo l’Italia, ma anche il resto del Mondo.