Raffaele Imperiale, boss della Camorra anche noto come ras di Castellammare e inserito nel novero dei 6 latitanti più pericolosi da parte del Ministero dell’Interno (fra i quali figura anche Matteo Messina Denaro, ndr), è stato arrestato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli e condotte dal Gico di Napoli e dalla Squadra Mobile della Questura, con il supporto dei Servizi Centrali della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. Una notizia confermata negli scorsi minuti dalle principali agenzie di stampa e che ha trovato riscontro immediato.
Come ricorda Rai News, Imperiale, originario di Castellammare di Stabia, dove è nato il 24 ottobre 1974, inizialmente si faceva chiamare “Lello di Ponte Persica“, ma, con il passare degli anni, è riuscito a mettere in piedi un consistente volume d’affari con trafficanti internazionali, in particolare di cocaina. Poi, nella prima decade del 2000, è entrato in contatto con camorristi del clan Di Lauro di Secondigliano, tra cui Elio Amato e Antonio Orefice. Il suo patrimonio, accumulato in maniera del tutto illecita, addirittura gli ha consentito di comprare sul mercato nero due dipinti di Van Gogh di inestimabile valore.
RAFFAELE IMPERIALE, IL BOSS DELLA CAMORRA CON LA PASSIONE PER L’ARTE DI VAN GOGH
I dipinti che Imperiale aveva acquistato erano stati rubati ad Amsterdam nel 2002 e, successivamente, rinvenuti dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli presso una vecchia villa a Castellamare di Stabia nel 2016. Si trattava, nello specifico, de “La Spiaggia di Scheveningen”, del 1882, e de la “Chiesa di Nuenen”, del 1884. Due opere d’arte – scrive Rai News – considerate “tra le più ricercate al mondo, inserite dall’F.B.I. tra le top ten art crimes e il cui valore pare sia stimato in 100 milioni di dollari. I due celebri dipinti vennero poi esposti per venti giorni al Museo di Capodimonte a Napoli, accanto alla sala del Caravaggio, prima di fare ritorno ad Amsterdam”.
Soltanto lo scorso 22 gennaio Raffaele Imperiale, in un’intervista a “il Mattino”, si era detto del tutto estraneo alla vicenda, precisando di avere acquistato le opere in quanto appassionato di arte. Attualmente, il Ministero della Giustizia sta lavorando per poter completare quanto prima il processo di estradizione.