Raffaele Morelli è stato ospite stamane di Mattino Cinque News per commentare il caso clamoroso di una rissa avvenuta domenica scorsa a Pianengo, in provincia di Cremona, durante una partita di calcio fra bambini classe 2013. Protagoniste una madre di 39 anni, e una nonna di 71 anni. Le due si sono insultate a vicenda dopo di che hanno iniziato a picchiarsi a seguito di un fallo che avrebbe coinvolto il figlio e il nipote delle due stesse. Il noto psichiatra e psicoterapeuta ha commentato: “Abbiamo un rapporto con i bimbi iper protettivo e di fusione, qualsiasi cosa accade al bimbo accade a me ma non è così. I bimbi hanno bisogno di due cose, affetto e autorità. Io ad esempio sono contrarissimo sul fatto che i genitori stiano nelle scuole, i genitori devono stare a casa, si deve insegnare che gli insegnanti portano l’autorità nella scuola”.
E ancora: “Se i bimbi non hanno l’autorità succede che al primo dolore e al primo disagio vanno in una crisi profonda perchè non hanno i confini”. Sul caso della rissa Raffaele Morelli ha aggiunto: “Se i bimbi litigano in campo ci sta, ma se interveniamo trasferiamo su di noi genitori l’idea che la rissa, la lotta, la battaglia sono autorizzate, e questo non va bene”.
RISSA FRA MAMMA E DONNA AL CALCIO, MORELLI: “DOBBIAMO INSEGNARE LA CULTURA DELLA SOFFERENZA”
“Manca l’idea che la sconfitta porta ad un dolore e che questa la devi gestire”, ha proseguito Raffaele Morelli sul caso della rissa fra mamma e nonna. “La sofferenza è uscita oggi dalla nostra cultura e ciò causa una crisi profonda. Gli adolescenti sono perduti perchè non hanno guide e riferimenti, dobbiamo dare regole chiare e precise, i bimbi sanno che da certi confini non si possono muovere. Quando sai che nella vita accadono tristezze e disagi sai che hai dei confini”.
Poi Raffaele Morelli ha proseguito: “Dobbiamo smettere di chiamare i bimbi Amore a 10 anni, se io continuo a trasferirti che sei l’amore della mamma, dentro di te nel cervello sarai sempre l’amore della mamma, i genitori devono farsi da parte per fare il bene del bimbo, si cresce attraverso disagi e sviluppi e non stando sotto la coperta, se no non cresci”. Tornando sul caso della rissa: “L’età porta saggezza se sei maturato, se rimani infantile non arriva, invecchiando si può migliorare ma anche diventare aceto, bisogna stare attenti. Ci sono nonne sagge ma anche nonne infantili, come quella che ha fatto queste cose”. Infine sull’aggressività: “Se noi gli stiamo addosso non imparano a fermarsi, i bimbi quando litigano da soli arrivano fino ad un certo punto e poi si fermano”.