Il noto professor Raffaele Morelli, psichiatra affermato, è stato ospite stamane negli studi del programma di Canale 5, Morning News, per commentare i numerosi casi di violenza giovanile che si sono verificati negli ultimi anni. Raffaele Morelli esordisce difendendo i giovani del nostro Paese: “Questi fenomeni si stanno diffondendo ma sono molto isolati rispetto al resto dei ragazzi, ricordiamo che in Italia sono 8 milioni i giovani”. Quindi ha proseguito, ricordando il male dello smartphone e della voglia di apparire e di essere social: “Oggi noi viviamo con una telecamera incorporata, lo vediamo dagli episodi degli youtuber ecc. C’è una ricerca – ha continuato l’esperto – che dice che il tempo in cui si sta sullo stesso argomento non supera i 14-17 secondi, la mente continua a correre su più piani e tu più perdi l’identità e più scatta l’aggressività”.
Raffaele Morelli ha continuato, redarguendo i genitori dei giorni d’oggi: “Autorità fa rima con creatività, i nostri giovani perdono creatività, passione e natura, i genitori devono portare i ragazzi nella natura, dove ci sono codice e leggi, alba, tramonto, vita e morte. non c’è poi il dolore, una cultura che cresce senza dolore si autodistrugge: oggi se un genitore sgrida un figlio poi si colpevolizza, il 90% vive nel senso di colpa di sbagliare, quindi io non ti dico cosa non va bene, invece i genitori devono dirlo sempre”.
RAFFAELE MORELLI: “NON È AMMISSIBILE CIRCOLARE CON I COLTELLI”
Sul recente caso di Napoli, a Mare Chiaro, dove vi sarebbero delle gang che circolano con i coltelli, Morelli ha spiegato: “Non possiamo accettare che in certe zone si giri con il coltello perchè se accade vuol dire che la famiglia lo sa e non interviene, è difficile che un genitore non sappia che il ragazzo si porta il coltello, che risponde dicendo che lo fa per difendersi ma non è vero, lo fa perchè dentro di se sta scattando un comportamento aggressivo. Le madri solitamente riescono a guardare oltre, quindi sicuramente sanno che i loro figli circolano con i coltelli”.