Il caso della giornalista Greta Beccaglia, molestata in diretta tv nel corso del post partita di Empoli-Fiorentina, continua a tenere banco in diversi salotti televisivi. Diventata ospite fissa a Non è l’Arena, programma in onda su La7 condotto da Massimo Giletti, la giovane giornalista continua a parlare delle molestie subite per non far voltare pagina e chiudere gli occhi davanti a una brutta piaga della società moderna. Quello subito da Greta, viene sottolineato nel corso della trasmissione, è un gesto che non può cadere nel dimenticatoio.
Ospite della trasmissione, Raffaele Morelli ha detto la sua sul caso per poi rispondere alle dichiarazioni di Michela Murgia che ha definito quanto accaduto “cultura dello stupro”: “Per me non è assolutamente cultura dello stupro, assolutamente. Parliamo di prevaricazione, tutto questo deve portarci a fare una riflessione sul rapporto che l’uomo ha con la sua parte femminile. Non alimentare il controsessismo, se no diventiamo più violenti di chi attacchiamo. Voglio dire una cosa a Greta, deve fare attenzione a non diventare “quella che ha ricevuto la pacca sul sedere”. È una bravissima giornalista, se va così in tv si sminuisce il suo lavoro. Quello che dice la Murgia è una grande sciocchezza, una delle tante che ha detto esasperando i toni”.
RAFFAELE MORELLI SU CASO BECCAGLIA: “SIAMO TUTTI DONNE”
Raffaele Morelli, psichiatra e psicoterapeuta, nel corso dell’intervento a Non è l’Arena, è entrato nel dettaglio della violenza subita da Greta Beccaglia, ricordando che in ogni uomo c’è un lato femminile da non mettere da parte: “Quello che abbiamo visto degli ultras, delle offese alle donne, deve fare riflettere parecchio. Bisogna chiarire che l’uomo è maschile e femminile al tempo stesso, i cromosomi sono X e Y, noi siamo tanto maschi quanto femmine. Più esasperiamo il machismo, più accade che alla prima crisi gli uomini entrano in una gravissima forma di depressione”.
“Al di là dei femminicidi, gli uomini stanno male con loro stessi, gli ultras, i super palestrati che urlano alle donne sono molto fragili perché stanno attaccando la loro femminilità. Dobbiamo insegnare ai bambini che dentro ogni maschio c’è anche una femmina, se quel lato non viene fuori muore la creatività” ha sottolineato Morelli.