I funerali di Raffaele Pisu si terranno a Imola venerdì prossimo, 2 agosto 2019 nella Chiesa di Santo Spirito: sarà il parroco Don Marco ad officiare alla cerimonia cui sono invitati tutti i cittadini, gli amici e ovviamente la famiglia che fino all’ultimo secondo sono stati vicini al loro amato e divertente Raffaele. Con un lungo “necrologio” molto personale su Dagospia, Marco Giusti lo ricorda in lungo e in largo su tutta la carriera anche negli anfratti meno noti e “accettati” dal grande pubblico: da Provolino al Carosello, faceva ridere, era istrionico e molto spontaneo, eppure Raffaele Pisu non fu solo un attore comico. «La sua grande occasione fu nel 1963 il ruolo da protagonista, serio, del film di Giuseppe De Santis Italiani, brava gente, sulla disfatta dell’esercito italiano in Russia. Non venne accettato né lui né il film, dal nostro pubblico, che lo voleva allegro e spensierato nel piccolo schermo», scrive il critico di cinema Marco Giusti. Dopo quella occasione “mancata” non certo per colpa sua, Pisu passò diversi anni in dimenticatoio fino a che tv private prima e Antonio Ricci con Striscia la Notizia gli fecero vivere una seconda carriera assai entusiasmante. Le sue qualità di attore e improvvisatore vennero sempre celebrate anche se non “accettate” laddove non facesse ridere: come un “novello” suonatore Jones di deandreiana memoria, faceva ridere e quello doveva fare «per tutta la vita»..
RAFFAELE IL PARTIGIANO ANTI-NAZISTA
Raffale Pisu, l’attore, comico e conduttore bolognese, è morto questa mattina alle ore 6:11 presso l’hospice di Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna. Lo riferisce l’AGI nell’annunciare la dipartita di colui che ha prestato il volto ad alcuni personaggi diventati poi cult come il Giaguaro e Provolino. Una delle ultime soddisfazioni pubbliche di Raffaele Pisu, una storia da combattente partigiano (venne internato dai nazisti in un campo di concentramento al confine con l’Olanda e liberato dopo quindici mesi di prigionia), fu senza dubbio l’udienza privata al Quirinale insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’occasione fu il restauro del film del 1965 “Italiani brava gente” di Giuseppe De Santis, alle cui riprese aveva partecipato. Se ne va insomma un pezzo di storia italiana. (agg. di Dario D’Angelo)
L’ADDIO DEL BOLOGNA E DI BARBARA D’URSO
Il cinema, il teatro, la tv e anche lo sport: Raffaele Pisu da Bologna verso tutta Italia viene in queste ore ricordato dopo la dipartita sofferta dopo una lunga malattia. È morto nell’hospice di Castel San Pietro Terme, vicino Bologna, lasciando i suoi cari e tutta la schiera di affezionato pubblico che negli anni hanno imparato a ridere con le sue imitazioni, i suoi personaggi, i suoi “pupazzi” (indimenticabile, ad esempio, Provolino). Sui social il cordoglio per Pisu prosegue a tutto spiano con la sua squadra del cuore in primis, il Bologna Calcio, che tramite un comunicato rende omaggio al grande Raffaele (in foto con la maglia rossoblu e il dirigente ex bomber Marco Di Vaio): «Il Bologna esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Raffaele Pisu, grande tifoso e storico amico dei Rossoblù». Una solo foto, con scarne parole “l’infanzia..RIP” è quanto riesce a comunicare Alessandro Gassman, commosso per l’addio di Pisu. Da ultima Barbara D’Urso, ovvero la conduttrice che in diretta anni fa portò all’incontro Raffaele con il figlio “nuovo” Paolo: la signora di Domenica Live lo ricorda così su Twitter «che gioia e che onore avere avuto ospite Raffaele Pisu. Quanti racconti e ricordi meravigliosi insieme a lui e al mitico #Provolino. Gli artisti non muoiono mai». (agg. di Niccolò Magnani)
IL FIGLIO RITROVATO A 90 ANNI
È morto a 94 anni ma solo 4 anni fa ha scoperto di non avere un solo figlio: Raffaele Pisu e quel figlio ritrovato a 90 anni di nome Paolo Rossi è stato una delle “carrambate” più celebri durante il programma Domenica Live di Barbara D’Urso. La madre di Paolo in punto di morte ha confidato al figlio che il vero padre era proprio il comico, partigiano e presentatore Raffaele Pisu e lì la vita di entrambi è cambiata del tutto, anche se a profonda età adulta. Una donna conosciuta mentre era sul set del film “L’Ombrellone” di Dino Risi, la frequentò per un mese ma non ne seppe più nulla finche a 90 anni non scopre di avere un altro figlio. In una intervista al Bari Film Festival del 2017, riportata oggi da Tv Fanpage in memoria della morte del grande Pisu, il figlio “ritrovato” Paolo Rossi spiegava «L’altro mio papà mi ha cresciuto, mi ha fatto studiare, fino a farmi diventare un imprenditore. Ma io la sera, dopo il lavoro, da quando ho 18 anni, mi son sempre dedicato alla recitazione. Quando ho saputo delle mie reali origini ho capito il perché: mio padre è un attore, così come lo era mio zio Mario, amatissimo da Fellini; non a caso la mia casa di produzione si chiama Genoma. Ora però ho anche la prova che la pellicola ha un valore artistico». (agg. di Niccolò Magnani)
L’ADDIO DI MAX NOVARESI ALL’AMICO PISU
Max Novaresi, autore televisivo, ha detto addio a Raffaele Pisu su Instagram. Con una foto e un lungo messaggio, Novaresi ha voluto salutare con affetto Raffaele Pisu, scomparso a 94 anni. “Quando nel 1990 arrivai a Mediaset, avevo 18 anni! Ebbi la fortuna di iniziare il mio lavoro di autore con Antonio Ricci e Striscia La Notizia! A condurla il grande Ezio Greggio e Raffaele Pisu, che ci ha appena lasciati! Posso solo dire che Lele era un gran signore, in tutti i sensi e che sicuramente mancherà a tante persone che lo amavano! Ci vediamo grane Lele!”, ha scritto Novaresi facendo emozionare tutti i suoi followers che si sono uniti al suo messaggio di cordoglio. Una perdita importante, dunque, per il mondo dello spettacolo italiano. Cliccate qui per vedere la foto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
RAFFAELE PISU È MORTO: L’ADDIO DEL FIGLIO
Raffaele Pisu è morto: il popolare attore comico e personaggio tv era malato da tempo. I figli Antonio e Paolo Rossi hanno espresso il loro dolore per la scomparsa del padre e, come riportato dall’Ansa, hanno annunciato che la salma verrà portata a Imola, dove si terrà l’ultimo saluto a Raffaele. Antonio Pisu, che fa il regista, ha condiviso su Instagram una tenera foto in cui è ritratto con il padre Raffaele e la madre Leda Martellini. «Eravamo proprio belli tutti e tre insieme. Abbiamo riso, sperato, sperperato e goduto. Insieme. Sempre. Grazie per avermi reso quel bambino con un sacco di avventure stupende da raccontare vissute insieme al suo papà», ha scritto il figlio di Raffaele Pisu. E poi ha concluso con parole ancor più toccanti: «Quella felicità però me la ricordo ancora troppo bene e muoio dalla paura di non ritrovarla mai più. Ciao papà che il viaggio ti sia lieve». Clicca qui per visualizzare il post su Instagram. (agg. di Silvana Palazzo)
RAFFAELE PISU È MORTO, ERA MALATO DA TEMPO
Raffaele Pisu ci ha lasciati. L’attore è morto nella notte a Bologna, aveva 94 anni: lutto nel mondo dello spettacolo italiano, addio all’ennesimo protagonista del Novecento nostrano dopo le scomparse di Andrea Camilleri e Luciano De Crescenzo. Come riporta Repubblica, l’artista emiliano si è spento all’hospice di Castel San Pietro. Combattente partigiano internato in Germania per 15 mesi, Pisu ha iniziato la sua carriera in trasmissioni di varietà in radio e in teatro: il grande successo arrivò negli anni Cinquanta grazie alla sua comicità unica e sorniona, tanto da conquistare il piccolo e grande schermo. 37 i film a cui ha preso parte, nel cuore degli italiani è rimasta in particolare l’interpretazione in Italiani brava gente, capolavoro di Giuseppe De Santis datato 1965. Dopo un breve periodo di pausa negli anni Settanta, Raffaele Pisu tornò protagonista in radio con Radiouno ’90 e in televisione con Striscia la notizia, tg satirico condotto al fianco di Ezio Greggio.
RAFFAELE PISU È MORTO, LUTTO SUI SOCIAL
Negli ultimi anni Raffaele Pisu ha preso parte a numerosi varietà televisivi ed a diversi film di successo, senza dimenticare le apparizioni in fiction televisive come Non ho l’età e Ma chi l’avrebbe mai detto. Degne di note le interpretazioni offerte ne Il trasformista di Luca Barbareschi e ne Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino. Il ritorno a teatro è datato 2007 con lo spettacolo Delitto perfetto – diretto da Geppy Gleijeses – mentre nel 2011-2012 ha preso parte alla tournèe teatrale per Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa, regia di Gianluca Guidi. L’ultima apparizione sul grande schermo risale a due anni fa nel film Nobili bugie di Antonio Pisu. Centinaia i messaggi di cordoglio sui social network, a partire da quello di Giulio Base: «C’eravamo tanto divertiti a girare “La banda vecchiotti”. Anche Enzo ti starà aspettando per prendersi un caffé con te, lassù».