Raffaele Sollecito avrebbe perso l’ennesima battaglia per ottenere il risarcimento per ingiusta detenzione nell’ambito del caso Meredith Kercher. Il giovane, prima condannato per l’omicidio della studentessa inglese a Perugia e poi assolto in via definitiva insieme all’allora fidanzata Amanda Knox, aveva trascorso quasi 4 anni in carcere prima di essere riconosciuto estraneo al delitto (stessa sorte per la ragazza americana all’epoca coinquilina della vittima). Secondo la giustizia italiana, a uccidere Meredith fu Rudy Guede, giovane ivoriano oggi tornato in libertà dopo aver scontato la pena per il delitto (fu condannato a 16 anni di reclusione).



A riportare la notizia del rigetto della Suprema Corte è il quotidiano La Nazione, secondo cui i giudici avrebbero detto no alla questione della responsabilità civile dei magistrati sollevata da Sollecito. Il ricorso del ragazzo era stato già respinto in due sedi, dal Tribunale civile e dalla Corte d’appello di Genova (quest’ultima competente sull’operato dei colleghi fiorentini che emisero l’ultima sentenza di merito). Poche ore fa, stando a quanto si apprende, la Cassazione avrebbe quindi confermato il rigetto dell’istanza di risarcimento perché il principio su cui i legali del giovane l’avrebbero fondata, quello della responsabilità civile del magistrato, è stato introdotto nel 2015 e non è applicabile retroattivamente. La battaglia di Sollecito non è però conclusa: il suo ricorso risulta pendente alla Corte europea dei diritti dell’uomo.



Raffaele Sollecito e l’ingiusta detenzione per l’omicidio di Meredith Kercher: “Rudy Guede bugiardo patologico, continua a mentire”

Raffaele Sollecito ha sempre respinto le accuse sul caso di Meredith Kercher, così come ha fatto Amanda Knox, entrambi assolti in via definitiva nel processo per l’omicidio della studentessa inglese uccisa nella sua casa di Perugia la notte del 1° novembre 2007. Secondo il giovane, l’unico condannato per il delitto, Rudy Guede, “continua a mentire” quando dice di non essere l’assassino avanzando ombre su Amanda Knox. Sospetti che l’ivoriano sembrava nuovamente insinuare appena uscito dal carcere con le sue dichiarazioni, da uomo libero, in una intervista esplosiva rilasciata ad Andrea Purgatori per la trasmissione Atlantide nel 2022: “Sarebbe stato giusto – aveva detto Guede fresco di scarcerazione – riaprire il processo e rivedere la mia posizione, perché passa questa strana immagine che io sia l’unico condannato e quindi anche il colpevole, ma non è così. Primo perché è la mia coscienza che me lo dice. Io sono stato condannato in corcorso con due soggetti che ora sono liberi (…). Condannato in concorso come concorrente minoritario, a questo punto mi sono battuto per dire ‘Scusate, se due soggetti sono liberi io cosa posso aver fatto?’ Purtroppo, una volta che la Cassazione ha messo fine a questo discorso, ci vorrebbe che i due soggetti confessassero quello che hanno fatto“.



Per Raffaele Sollecito, Guede persevera nella menzogna: “Erroneamente pensavo che il suo percorso fosse stato utile alla sua redenzione, al suo pentimento. Cosa che non c’è stata minimanente, da quello che ho letto dai giornali. Oltre a essere stato condannato per l’omicidio con l’aggravante della violenza sessuale, addirittura continua a mentire. È stato bollato da tutti i giudici come un bugiardo patologico – ha dichiarato Sollecito a Ore 14. Perché non dice quello che sa? Perché non parla, lui, di tutto quello che sa visto che era sulla scena del crimine ed è l’unico presente sulla scena del crimine? (…) Quando Meredith è stata uccisa io ero a casa mia con Amanda, non è vero che lei possa essere intervenuta a quell’orario in quell’abitazione. Guede è l’assassino“.