Nella chiesa di Santo Stefano Protomartire a Porto Santo Stefano (in provincia di Grosseto), ad un mese dalla morte di Raffaella Carrà, è stata celebrata una messa per ricordare la regina della televisione italiana. La funzione religiosa è stata celebrata dal parroco di Porto Santo Stefano, don Sandro Lusini e da altri quattro sacerdoti tra cui due frati francescani, padre Francesco e padre Nicola giunti da San Giovanni Rotando. Alla funzione hanno partecipato tantissime persone e, al termine della messa, tutti i presenti hanno omaggiato la Carrà con un applauso lungo tre minuti. L’urna di Raffaella è stata poi salutata e baciata da decine di persone tra cui Sergio Japino e il nipote della showgirl, Matteo. La Confraternita di Misericordia, poi, ha inaugurato un’automedica “in ricordo di Raffaella”.



Il sindaco di Porto Santo Stefano conferisce la cittadinanza onoraria a Raffaella Carrà

Raffaella Carrà era molto legata all’Argentario e a Porto Santo Stefano dove era solita trascorrere le vacanze. Il sindaco Borghini ha così annunciato di voler conferire la cittadinanza onoraria alla Carrà. “Per testimoniare l’inscindibile legame tra la nostra Raffaella e la nostra gente è giusto ed opportuno che il nostro Comune le conferisca la cittadinanza onoraria. Raffaella è stata, è e sempre continuerà ad essere una nostra concittadina”, ha detto il sindaco poco prima dell’inizio della funzione religiosa con cui è stato dato l’ultimo saluto alla regina della televisione italiana scomparsa lo scorso 5 luglio. Il Comune, inoltre, ha offerto alla famiglia “l’esclusiva possibilità di usufruire della chiesetta del cimitero di Porto Santo Stefano quale luogo dove testimoniare la memoria di Raffaella”.

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