Raffaella Carrà, nel corso della sua carriera, ha avuto modo di collaborare anche con il grande Gianni Boncompagni. La cantante e il celebre conduttore e autore non solo hanno spesso lavorato insieme in tv, ma hanno anche intrecciato una relazione sentimentale a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Il loro primo incontro risale al 1968, anno in cui la coppia si è conosciuta per la prima volta, in piazza di Spagna a Roma, grazie ad un’intervista molto particolare ma che si rivelò fondamentale per il loro futuro sentimentale.



Come raccontato dalla diva in una vecchia intervista al Corriere della Sera, “Lui disse: ‘Metteremo un divano a metà della scalinata di Trinità dei Monti ma bisogna girare all’alba, alle sei del mattino, verrà fortissima’. Mi misi a ridere, accettai“. La loro storia d’amore iniziò però l’anno successivo e durò per ben 11 anni, sebbene inizialmente la madre di lei fosse scettica, soprattutto perché Boncompagni era più grande di lei, era separato e aveva 3 figlie: “Mia madre voleva io sposassi un medico o un architetto, ma che gli raccontavo?“.



Gianni Boncompagni e Raffaella Carrà: 11 anni d’amore e un’amicizia infinita

Gianni Boncompagni e Raffaella Carrà sono stati insieme per 11 anni, dunque, ma nonostante la fine della loro relazione hanno sempre continuato a collaborare a livello professionale. Lui è stato infatti autore dei maggiori successi musicali dell’artista e si è confermato negli anni ’80 come autore e regista di trasmissioni di grande successo come Pronto, Raffaella?. I due, inoltre, tornarono a collaborare nel 2008/2009 nella nuova edizione di Carràmba che fortuna, di cui lui è stato autore.



Un rapporto professionale longevo e ricco di soddisfazioni, ma anche un legame di profonda amicizia proseguito anche dopo la fine della relazione. La Carrà, in particolare, ha avuto un rapporto speciale anche con la famiglia di Boncompagni. Barbara, figlia del conduttore, in un’intervista a La volta buona dello scorso dicembre aveva così raccontato il prezioso legame che l’ha unita alla showgirl: “C’era una sensibilità ed un’empatia profonda tra di noi. Abbiamo legato subito”.