Raffaella Carrà e la malattia e quella predisposizione familiare al tumore al polmone…
Raffaella Carrà, la regina della televisione italiana si è spenta all’età di 78 anni a causa di un tumore ai polmoni. A rivelarlo è stato il dottor Giovanni Mangiaracina dell’Università La Sapienza che, ospite di Radio Cusano Campus, ha rivelato che la conduttrice si era ammalata di cancro. La Carrà però non ha voluto condividere con nessuno questa cosa, fatta eccezione per i familiari e gli amici più stretti che le sono stati accanto negli ultimi mesi della sua vita. Un gesto di affetto enorme verso il suo amatissimo pubblico che a sorpresa è venuto a conoscenza prima della sua morte e poi della casa.
In particolare il medico che ha rivelato la causa della morte di Raffaella Carrà ha anche aggiunto: “la mamma di Raffaella è morta a 63 anni proprio di tumore al polmone quindi si tratta prima di tutto di una questione genetica”. Possibile che tra le cause della malattia ci sia anche il fumo, anche se il professore de La Sapienza ha sottolineato come la causa sia principalmente una questione genetica. Naturalmente però il fumo non è una buona cosa visto che il medico ha sottolineato: “purtroppo il fumo ci ha portato via Raffaella con 10 anni d’anticipo. Se c’è una base genetica è ovvio che tutti i modelli di stili di vita influiscono su quella base genetica. Il polmone della donna è più piccolo rispetto a quello degli uomini. Quindi anche gli effetti negativi sono triplicati”.
Raffaella Carrà morte: “nulla è trapelato della sua profonda sofferenza”
Sta di fatto che la grande Raffaella Carrà ci ha lasciato per un carcinoma ai polmoni e nell’ultimo percorso della sua vita sulla terra ha preferito tenere tutti all’oscuro della sua malattia. Da diversi mesi, infatti, non si vedeva più da nessuna parte e ha voluto fortemente che nessuno sapesse nulla fatta eccezione per i familiari, gli amici più cari e il suo grande amico Sergio Japino. “Aveva una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinche’ il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei” ha detto Japino parlando dell’amata Raffaella che per il giorno del suo funerale ha richiesto “una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Nell’ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata. Ed è così che noi tutti vogliamo ricordarla”.