In chiusura di seconda puntata de Il meglio di Domenica In, l’intervista a Raffaella Carrà a Domenica In nella stagione 1995-1996. Prima della messa in onda, però, Mara Venier ha voluto commentare la scomparsa inaspettata della grande regina della televisione italiana: “è molto difficile parlare di Raffaella, la Carrà non c’è più. Raffaella ci sarà sempre, rimarrà per sempre perché lei è la più brava, sei e sarai sempre la più brava, sempre dalla parte delle donne, una donna libera e giusta, che ha amato il suo pubblico, sempre. I ricordi sono tanti, rimarrai sempre nel cuore di tutti noi, sono molto colpita, riesco a dire davvero molto poco”.



In onda, quindi, la celebre intervista che anticipava l’esordio di Carramba, che sorpresa!, dopo essere stata lontana dalla nostra televisione per quattro lunghi anni. “Sono partita pensando di stare via 10 settimane, poi per una serie di circostanze qualcosa non ha funzionato a livello amministrativo e ho accettato di continuare in Spagna, “Hola Raffaella”. La Spagna per me è come se fosse una seconda casa”, raccontava. A farla tornare in Italia, dopo lunghe trattative fu l’allora direttore Brando Giordani: “mi ha chiamato e mi ha detto che voleva che tornassi in Italia, ho cercato per un po’ il programma giusto, amo avere un rapporto con la gente…”. “Guarda tu sta Carrà, è riuscita ad emozionarmi un’altra volta”: questo Raffaella avrebbe voluto che si dicesse il giorno dopo la messa in onda del suo programma, Carramba, che sorpresa!, che si sarebbe poi rivelato un enorme successo di pubblico e critico. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



L’omaggio di Domenica In a Raffaella Carrà

A pochi giorni dalla scomparsa di Raffaella Carrà, la Rai ripropone uno dei suoi incontri più suggestivi con Mara Venier a Domenica In, in occasione di un’intervista datata 1995 in cui Raffa parlava del suo ‘nuovo’ programma Carràmba! Che sorpresa. Nel salutare Raffaella, lunedì scorso, Mara si è mostrata scossa: “È molto difficile parlare di Raffaella e (dire)… la Carrà non c’è più”, ha commentato la conduttrice in un videomessaggio trasmesso a margine della replica di Carràmba. In effetti, in questi anni, le due hanno avuto modo di frequentarsi molto dentro e fuori lo schermo. All’epoca della sua intervista con la Venier, negli anni Novanta, Raffaella ancora non sapeva dell’enorme successo che avrebbe avuto con quel format (si parla di circa 10 milioni di telespettatori a puntata). Nonostante i grandi ascolti, però, la Rai non le ha mai più proposto qualcosa del genere.



Come nacque Carràmba! Che sorpresa

Carràmba lo facevamo in un ufficetto di due metri per due”, raccontò la Carrà nel 2019 a proposito del programma. “Ognuno dava un contributo, perché la tv è un gioco di squadra. Da solo non fai un passo”. Nella stessa intervista rilasciata a Vanity Fair, Raffaella Carrà ripercorse interamente la genesi del suo prodotto migliore: “Pensi che Sergio Japino me lo propose almeno due anni prima. Mi fece vedere la puntata di un format sui ricongiungimenti e rimasi fredda (…). Non lo feci. Allora vivevo in Spagna, dove pensavo sarei rimasta almeno altri quattro anni. Da Roma, Brando Giordani, direttore di Raiuno, mi telefonava a intervalli regolari: ‘Dai Raffaella, facciamo una prima serata’. ‘Eventualmente, Brando, dammi un programma piccolo, non di prima serata’. Non se ne faceva mai niente”.

Raffaella Carrà nel 2019: “Lavorare a Carràmba fu emozionante”

Poi però cambiò idea: “Ero in albergo a Madrid e dalla reception mi avvertono che c’è un pacco per me. Dentro la busta, un plico e una videocassetta. Accendo il Vhs, la inserisco e comincio a piangere come un agnello. Chiamo Sergio: ‘Ho trovato il mio programma’”. Il programma, per inciso, era sempre lo stesso, e Sergio a quel punto si spazientì: “‘Non mi ascolti mai’, diceva. Lo calmai con la dialettica: ‘Dai, mi avevi mostrato una sorpresa lofa’. Lavorare a Carràmba fu emozionante, perché era tutto vero e le emozioni, quelle che non ho mai inseguito in nome della finzione, erano oneste”. Infine si espresse sull’eventualità di una replica: “La Rai non me lo ha mai chiesto…”.