Tra le pagine più crude della cronaca nera italiana, per mesi al centro di tutti i giornali, telegiornali e salotti televisivi, la strage di Erba – che costò la vita a Raffaella Castagna, Youseff, Paola Galli e Valeria Cherubini, ma ci torneremo – sarà questa sera nuovamente protagonista della diretta del programma ‘Linea di confine‘ in seconda serata su Rai 2 con Antonino Monteleone.
La trasmissione ripercorrerà l’interezza del caso alla luce dell’imminente pronunciamento da parte della Cassazione che potrebbe stravolgere l’attuale realtà processuale sulla strage di Erba: al di là del fatto che sappiamo per certo i nomi delle quattro vittime – appunto Raffaella Castagna, Youseff, Paola Galli e Valeria Cherubini – infatti, l’unica altra certezza è legata alle responsabilità di Rosa Bazzi e Olindo Romano.
Prima di arrivare alle vittime della violenta strage, vale la pena ricordare al volo che tutto accadde nella prima serata dell’11 dicembre del 2006 nella ormai nota corte di via Diaz ad Erba: l’allarme fu lanciato perché uno degli appartamenti aveva preso fuoco, ma dopo le lunghe operazioni di spegnimento i soccorritori rinvennero i quattro cadaveri e presto si capì che non erano morti a causa delle fiamme o del fumo dato che i corpi presentavano segni evidenti di ferite inflitte – si definì in un secondo momento – con un coltello e una spranga, poi imputate ai coniugi Rosa e Olindo.
Chi sono le vittime della strage di Erba: Raffaella Castagna, Youseff, Paola Galli e Valeria Cherubini
Venendo a noi, delle quattro vittime della strage di Erba ad oggi – anche i virtù dei tanti anni trascorsi – non sappiamo praticamente nulla se non che gli obiettivi principali dei killer sembravano a tutti gli effetti essere la 30enne – all’epoca impiegata in una comunità di aiuto per i disabili – Raffaella Castagna e il figlio di appena 2 anni Youssef Marzouk; mentre la madre della donna e nonna del piccolo Paola Galli finì coinvolta solamente per via della sua presenza imprevista sulla scena, così come la vicina di casa Valeria Cherubini fu uccisa perché notò il fumo sulle scale e riuscì a vedere in faccia i due aggressori assieme al marito Mario Frigerio vivo per miracolo.
Fu proprio la potenziale quinta vittima della strage di Erba – appunto, Mario Frigerio – a puntare il dito contro Olindo Romano, sostenendo di averlo riconosciuto sulle scale della palazzina e raccontando (questo poi ritenuto il movente del quadruplo omicidio) di continui e violenti litigi tra la vittima e i due coniugi legati all’eccessivo rumore che secondo gli stessi Rosa e Olindo provenivano dall’abitazione della Castagna.