Raffaella Leone è la figlia di Sergio Leone, regista italiano tra i più importanti del cinema italiano. A poche ore dalla morte di Ennio Morricone, la produttrice internazionale ha rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui ha voluto ricordare il compositore Premio Oscar condividendo i suoi ricordi. “I primi ricordi con Ennio sono frammenti di vita, in mille situazioni quotidiane c’è sempre stato. Una persona a cui sono stata profondamente legata al di là delle sue straordinarie capacità e del suo genio. Il suo essere così intimo con mio padre è stato un arricchimento importante, era un uomo colto e intelligente, arguto, raro. Con la sua bellissima famiglia ho trascorso quasi tutta l’infanzia. L’ho anche rivissuto e riscoperto in questi ultimi anni, abbiamo passato tempo insieme, con l’affetto reciproco che si ha per una persona di famiglia. La sua morte risveglia tante emozioni e ricordi”. La figlia di Sergio Leone ha poi raccontato il rapporto speciale che il padre aveva con Morricone: “erano entrambi animati da una grande passione per il loro lavoro, per il cinema. Quando la tua arte occupa in modo così prepotente la tua vita, ti senti vicino a chi ha il tuo stesso fuoco. Erano complementari, anche se umanamente molto diversi di carattere”.
Raffaella Leone: il ricordo di Ennio Morricone
Diverse le pellicole a cui hanno lavorato insieme, anche se Raffaella Leone, la figlia di Sergio Leone, non nasconde che entrambi erano molto legati a “C’era una volta in America”. Non solo colleghi di lavoro, ma anche amici visto che trascorrevano anche il tempo libero insieme: “parlavano di tutto: musica, cinema, amicizie comuni, calcio. Ogni domenica ci pigiavamo tutti nella macchina di Ennio, le nostre due famiglie andavano allo stadio a vedere la Roma. Ennio era il tifoso più infuocato”. Un rapporto davvero magico quello che ha legato Sergio Leone e Ennio Morricone come ha ricordato anche la figlia: “quando ci sono incontri speciali nasce un rapporto che, come l’amore, non si spegne mai. La loro è stata un’amicizia infinita, a volte conflittuale, discutevano come si fa quando si costruisce qualcosa”. Dopo la morte del padre Ennio Morricone e la moglie Maria ci sono sempre stati per lei: “c’erano ogni volta che ne avevo bisogno. Erano una coppia straordinaria, unita in modo naturale, viscerale, sostanziale. La famiglia era tutto per Ennio. L’ultima volta che l’ho visto è stato a novembre per il compleanno con Giuseppe Tornatore e altri amici”. Infine Raffaella convidide il suo ricordo personale sul grandissimo compositore: “lo ricorderò come quando ero bambina. A casa nostra: al pianoforte che abbozza alle note, papà seduto al suo fianco, io che li guardo un pò da lontano”