In studio da Maurizio Costanzo c’è Raffaella Lucanto, la madre a cui è stata strappata una figlia, Angela, per via di un incredibile errore giudiziario. “Per 10 anni non l’abbiamo più vista né sentita”. Tutto è partito dall’accusa (infondata) di una ragazza, che parlò di abusi sessuali facendo nomi e cognomi di gente a lei estranea. Le persone da lei citate subirono gravissime conseguenze giudiziarie. Salvatore, marito di Raffaella e padre di Angela, scontò 2 anni e mezzo di carcere. In primo grado lo condannarono a 13 anni, ma poi venne assolto in appello e in cassazione. La figlia Angela, però, era già stata adottata. “L’abbiamo ritrovata, era in vacanza ad Alassio, siamo andati lì per tutti i weekend estivi, per cercarla e sapere come stesse. Ma siamo stati cauti. Ci siamo avvicinati a lei solo quando è diventata maggiorenne”. Maurizio Tortorella, il giornalista che ha curato la biografia Rapita dalla giustizia, spiega che spesso c’è un problema di conflitto d’interesse: “I giudici percepiscono soldi dalle case famiglia. E’ assurdo che la giustizia penale vada in un senso e quella minorile in un altro”. (agg. di Rossella Pastore)
La storia di Raffaella Lucanto
Raffaella Lucanto al Maurizio Costanso Show in replica domenica 14 luglio 2019 su Canale 5. La donna ha raccontato la storia della figlia Angela “rapita dalla giustizia” per 10 anni. Un distacco subito a causa di una maldicenza, un’accusa infamante che ha portato le autorità a strappare una figlia alla propria madre. Nel 1995 Angela aveva solo 7 anni quando viene strappata dalla madre Raffaella per via di un terribile e clamoroso errore giudiziario. Una storia raccontata dapprima nel libro “Rapita dalla giustizia” scritto dalla stessa Angela Lucanto e poi nella fiction “L’amore strappato” con protagonista Sabrina Ferilli. “Mi è stata tolta mia figlia per un errore giudiziario” ha detto Raffaella negli studi di Maurizio Costanzo.
Raffaella Lucanto al Maurizio Costanzo Show
Ospite del Maurizio Costanzo Show, Raffaella Lucanto ha raccontato la storia della figlia Angela e dell’errore giudiziaria che ha vito il marito condannato a 10 anni di galera, ma poi assolto in Appello e in Cassazione. Una sentenza sbagliata che ha distrutto una famiglia fino alla scoperta della verità. “Per più dieci anni non abbiamo più visto né sentito nostra figlia. Non sapevamo dove fosse, ma non abbiamo mai smesso di cercarla. Quando l’abbiamo ritrovata, è tornata a casa. Per farle riavere il suo cognome abbiamo dovuto adottarla” ha dichiarato a Today. Una storia assurda anche se oggi le cose vanno meglio: “Angela si è sposata ed ha avuto un figlio proprio qualche giorno fa. E’ un maschietto. Sarà il nostro nuovo inizio, la nostra rinascita. Oggi stiamo bene e siamo sereni, ma quei dieci anni non ce li ridà nessuno” ha dichiarato a Today.it.
Raffaella Lucanto e risarcimento marito: “Mai avuto”
“E’ stata dura. Certe cose non si dimenticano” ha dichiarato Raffaella Lucanto a Today.it durante la presentazione della fiction “L’amore strappato” con Sabrina Ferilli. La donna ha raccontato poi il primo incontro con l’attrice romana: “è stata molto brava, trovo che si sia rivelata un’attrice adatta alla parte: sono rimasta ben impressionata. L’ho incontrata poco fa per la prima volta”. La Lucanto non ha partecipato alla scrittura della sceneggiatura: “l’ho letta preventivamente, ma non ho partecipato alla scrittura”, ma ha promosso il lavoro di Ricky Tognazzi e Simona Izzo: “il mio giudizio è positivo. E’ tutto veritiero”. La mamma di Angela parlando sempre della fiction ha una speranza: “che possa essere d’aiuto a tutte quelle famiglie che ancora oggi si trovano nella stessa situazione”. Non solo, ci tiene a precisare che è importante stare attenti a non “formulare un giudizio preventivo e sommario” considerando come è andata la sua storia. “La giustizia avrebbe dovuto tirare fuori il coraggio di ammettere i propri sbagli” ha detto la Lucanto che durante quei 10 lunghi anni ha trovato la forza nella figlia: “Doveva tornare a casa. Non mi sarei fermata per niente al mondo”. Parlando, invece, di un risarcimento per gli anni trascorsi in carcere dal marito ha detto: “mai ricevuto”.