Raffaello Tonon ha ricordato la morte del padre Franco, stamane negli studi del programma di Canale 5, Mattino5. Si parlava di Stefano Tacconi, recentemente colpito da un aneurisma celebrare, e a riguardo il noto opinionista ha raccontato l’esperienza di suo padre: “Mio papà è morto di aneurisma, per lui fu una rottura grande, durò dodici ore, poi cerebralmente fu data la morte, e il giorno dopo morì definitivamente. La mattina dopo l’aneurisma stava per essere dimesso, ma l’infermiera ha notato che era seduto e guardava fisso mentre lo chiamava…”.
Una testimonianza decisamente forte che ha lasciato la conduttrice di Mattino5, Federica Panicucci, basita: “Mamma mia” ha commentato. Franco Tonon, papà di Raffaello, è morto da poco più di due anni, precisamente a gennaio del 2020, a pochi giorni dallo scoppio del covid in via ufficiale. Impiegato presso la storica ditta Olivetti di Milano, risedeva in quel di Casalasco, in provincia di Cremona, dopo aver vissuto per molti anni nel capoluogo lombardo.
RAFFAELLO TONON E IL DIFFICILE RAPPORTO CON IL PADRE FRANCO: “L’HO PERDONATO DOPO CHE E’ MORTO”
Il rapporto fra Raffaello Tonon e il papà Franco non fu però mai idilliaco, ed era stato lo stesso opinionista a raccontarlo in diretta televisiva in occasione di una puntata di Pomeriggio 5 del febbraio dell’anno scorso. “Si inciampa, si cade, si litiga, ci si insulta ma soprattutto in casa, e lo dice il figlio di uno che ha dovuto perdonare suo padre dopo che il padre è morto”, aveva raccontato Raffaello Tonon, che poi aveva aggiunto dichiarazioni forti.
“Io l’ho perdonato dopo la morte, fino a quando era in vita da me non è stato perdonato perché probabilmente era già morto da vivo perché io erano quasi 10 anni che di rapporti non ne avevo più e per me era già come se fosse morto”. L’opinionista, sempre in quell’occasione, aveva spiegato di non sentire la mancanza del padre in quanto “troppo abituato alla sua assenza”. In ogni caso il rancore sembrerebbe essere ormai scemato: “Adesso non penso più alle colpe di nessuno: né alle sue, né alle mie”.