Una vicenda decisamente curiosa e che ha fatto il giro del web, quella che ha visto un medico scrivere sul referto di una donna che era stata morsa alla natica da un animale, “cane buongustaio”. L’episodio è avvenuto presso l’ospedale di Merate, in provincia di Lecco, e la vittima del commento è stata una ragazza 28enne che si era recata in pronto soccorso proprio a seguito del morso da parte di un cane. L’episodio risale di preciso alla mezzanotte circa dello scorso 26 luglio quando la 28enne si presenta allo sportello accettazione raccontando quanto avvenuto a casa di amici; la giovane lamentava una ferita profonda e un forte dolore.
In seguito è stata visitata da un medico quasi 70enne che con “una visita professionale”, ci tiene a precisare la giovane, ha espresso dei commenti ritenuti inopportuni. Prima ha infatti sottolineato che il “cane fosse un buongustaio” per via della zona morsa, e poi continuando anche durante il momento della prescrizione della cura farmacologia. La giovane ha spiegato anche che il medico le ha detto: “Non ti ho riconosciuta perché ho visto solo l’altra faccia”. Il professionista ha poi compilato il referto: “Pensa che non ho il coraggio di scrivere che il cane è un buongustaio?”. Alla fine l’ha scritto veramente, concludendo con un “facciamo anche un bel regalo al medico di base!”, riferendosi al momento in cui il medico di base avrebbe dovuto asportare i punti di sutura dalla natica.
CANE “BUONGUSTAIO” MORDE NATICA DI UNA 28ENNE: PAZIENTE DECIDE DI FARE RECLAMO
La paziente ha deciso di fare reclamo all’Urp, l’Ufficio relazioni con il pubblico. “L’episodio – racconta, come si legge su Repubblica – mi ha infastidita ma non mi ha sconvolto la vita. Mi chiedo come avrebbe potuto vivere questa situazione una ragazzina di 15 anni, di notte in ospedale con un medico che la molestava verbalmente. Soprattutto se a dire queste cose è il medico che dovrebbe accoglierti e aiutarti in un momento di difficoltà. Lui era in una posizione di potere rispetto a me e se n’è approfittato”.
Il medico è stato in seguito sospeso, come come fatto sapere da Paolo Favini, Direttore Generale ASST di Lecco: “In qualità di Medico e di Direttore Generale della ASST di Lecco, porgo le mie sentite scuse alla Signora per quanto accaduto durante il suo accesso al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Merate, avvenuto nella notte del 25 luglio”.