Muore a 27 anni per una rara forma di tumore, dopo che i medici, per 5 volte, avevano sbagliato diagnosi, non prendendo sul serio i suoi allarmi e senza neanche visitarla dal vivo. E’ la tragica ed incredibile storia di Latifah, ragazza di Leicester, in Inghilterra, che aveva iniziato ad accusare forti dolori alle gambe sette mesi fa, ma non era mai stata presa sul serio dai dottori, che sentendola soltanto telefonicamente hanno sempre mancato di individuare la causa dei suoi problemi perdendo tempo prezioso per curarla e forse salvarla. La madre, sentita da Metro Uk, come riportato da ilfattoquotidiano.it, ha raccontato: “Deve aver chiamato i medici 20 volte tra giugno e novembre dello scorso anno. La maggior parte delle volte non è nemmeno entrata in studio e le hanno fatto diagnosi per telefono“. All’inizio le hanno detto che i suoi dolori erano causati da un’infezione contratta in acqua, poi le hanno parlato di sciatica, solo quando era troppo tardi è arrivata la diagnosi giusta, ma terribile: una forma rara di tumore dei tessuti molli chiamato sarcoma epitelioide.
MUORE A 27 ANNI DI FORMA RARA DI TUMORE DOPO 5 DIAGNOSI SBAGLIATE
Quando i medici hanno finalmente individuato – ma forse sarebbe meglio dire “indovinato” – il problema di Latifah, per lei non c’era già più niente da fare, visto che è morta una settimana dopo. La mamma ha dichiarato: “Stava camminando molto durane il lockdown, cercava di perdere peso per avere un bambino con il fidanzato Aydan, 23 anni. Stava dimagrendo effettivamente e abbiamo pensato che la dieta e lo sport stessero funzionando, ma col senno di poi si trattava di cancro. I suoi ultimi giorni sono stati strazianti, soffriva così tanto. Mi sono sentita malissimo nel vedere la mia bambina urlare in agonia e non poterla aiutare. I suoi ultimi giorni sono stati strazianti, soffriva così tanto. Mi sono sentita malissimo nel vedere la mia bambina urlare in agonia e non poterla aiutare“. La mamma e i 13 fratelli di Latifah ora chiedono giustizia. Un portavoce degli ospedali di Leicester ha dichiarato: “Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Latifah. Li incoraggiamo a contattare noi e le altre organizzazioni del NHS (Servizio Sanitario Nazionale, ndr) coinvolte direttamente per consentire di indagare sulle preoccupazioni sollevate“.