Una ragazzina di 11 anni ha avuto un malore davanti a scuola ed è stata salvata dal defibrillatore. La vicenda, come si legge sul sito dell’Ansa, si è verificata dinanzi la scuola media di Vignola, in provincia di Modena, dove la giovane, una volta terminate le lezioni, ha accusato un malore fulmineo: senza un intervento tempestivo avrebbe rischiato seriamente la vita. Tra i primi a dare l’allarme, attorno alle ore 14:00 di ieri, giovedì 20 aprile 2023, i compagni di scuola che erano accanto alla vittima, oltre ad un genitore di un alunno.
E’ quindi scattata la richiesta di soccorso e nel giro di pochi minuti sono intervenuti alcuni vigili urbani che si trovavano in zona: un agente ha praticato un massaggio cardiaco con l’aiuto di un’infermiera di passaggio, dopo di che sono arrivati gli uomini del 118 a bordo di un’ambulanza, che hanno utilizzato il defibrillatore presente presso la palestra scolastica che nel frattempo qualcuno aveva portato fuori. La minore a quel punto ha ripreso conoscenza, è stata stabilizzata, dopo di che è stata trasportata d’urgenza presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove si trova attualmente ricoverata: è fuori pericolo.
RAGAZZINA 11 ANNI SALVATA DA DEFIBRILLATORE: I RINGRAZIAMENTI DEL SINDACO
“A nome della comunità vignolese – il commento della sindaca Emilia Muratori.- esprimo un sentito ringraziamento e sincera gratitudine verso tutti coloro che, con un impeccabile impegno congiunto, sono intervenuti per soccorrere questa ragazzina colta da malore”
E ancora: “Gli agenti di polizia locale, gli infermieri e il medico del 118, la dirigente e tutto il personale scolastico sono intervenuti con prontezza, competenza ed estremo sangue freddo, pur nella drammaticità della situazione. Facciamo gli auguri di pronta guarigione alla studentessa e siamo vicini alla sua famiglia in questo momento così delicato”. La ragazzina di 11 anni ha trovato tante persone pronte a soccorrerla, un esempio di solidarietà che lascia ben sperare in un periodo in cui spesso e volentieri chi assiste ad un reato, ad un’ingiustizia o ad una richiesta di aiuto si volta dall’altra parte.