Dramma a Pescara, dove ieri sera un 15enne è stato ucciso all’interno di un campo da calcetto, il Parco Baden Powell in pieno centro. Il ragazzo, di origini straniere, sarebbe stato accoltellato di giorno, intorno alle 18, da due coetanei che la polizia ha individuato in due giovani della ‘Pescara bene’: i due sono stati arrestati. Gli investigatori, come spiega Rai News, stanno cercando l’arma del delitto anche in acqua, con i sommozzatori: si tratterebbe di un coltello da sub con lama seghettata, secondo quanto filtrato. Solamente dopo l’autopsia, ovviamente, si avrà la certezza sull’arma che ha ucciso il ragazzino.
La vittima, sul corpo, riporta ferite da arma da taglio: il 15enne è stato trovato tra le sterpaglie, vicino a un sottopasso ferroviario, vicino al campetto da calcio che si trova tra i palazzi in pieno centro della città abruzzese. La Procura di Pescara sta indagando sulla morte del giovane seguendo due piste: la prima è quella del regolamento di conti nell’ambito dello spaccio mentre la seconda è legata alle baby gang.
15enne ucciso sul campo da calcetto a Pescara: città sotto shock
Come raccontato dai testimoni, la lite tra il 15enne e i suoi presunti assassini sarebbe cominciata in mezzo alla strada e si è poi spostata nel Parco Baden Powell, dove si è poi conclusa con l’omicidio del giovane ragazzo straniero sul campo da calcetto, in pieno centro città a Pescara. Come sottolineato da Sky Tg24, addosso alla vittima non sono stati trovati i documenti: non ci sono però dubbi sulle cause della morte del ragazzo, che come spiegato dal pm presso il Tribunale dei minori di L’Aquila, David Mancini, è stato ucciso. A indagare non soltanto il pm ma anche un’ulteriore figura, una magistrata del Tribunale dei minori, considerando che sia la vittima che i presunti assassini non hanno neppure 18 anni.