Virginia Raggi ci riprova: dopo che in aprile il sindaco di Roma – in una scena assai simile a quanto visto oggi a Tor Bella Monaca con l’ad di Atac Paolo Simioni e l’assessore alla Mobilità Linda Meleo, aveva presentato nuovi bus elettrici noleggiati da Israele, salvo poi accorgersi che erano inutilizzabili perché non aderenti alle normative sull’ecosostenibilità e limiti di emissioni – oggi parte una nuova sfida per il sindaco di Roma che a Tor Bella Monaca ha presentato 80 nuovi autobus da lanciare subito in servizio per coprire parte delle corse nelle periferie da tempo in forte crisi per mancanza di mezzi e strade disastrate. Il secondo problema resta (e non certo solo per demeriti della Giunta Raggi, vi è una “complicità” di anni di malcuranza del manto stradale nella Capitale) mentre sul primo la Raggi prova a rientrare almeno di qualche numero dall’emergenza mezzi pubblici in Atac. «Da oggi circoleranno 60 autobus a Roma e 24 sono dedicati al quadrante di Tor Bella Monaca», ha annunciato esultante la sindaca romana presentando i nuovi 80 bus della serie Citymood, un anticipo per la fornitura di 227 vetture acquistate tramite la piattaforma Consip da Roma Capitale. Tutti i mezzi sono dotati delle ultime tecnologie, comprese gli impianti di antincendio e non è un elemento da niente visto quanto successo negli ultimi due anni e mezzo sul fronte incendi bus Atac. Come riporta il Messaggero su fonte Campidoglio, i nuovi autobus saranno così distribuiti nelle rimesse in Roma: «20 mezzi da 10 metri saranno dislocati ad Acilia, 20 da 12 metri a Grottarossa, 10 da 12 metri a Magliana, 20 da 12 metri a metano a Tor Sapienza e 10 da 12 metri a metano a Tor Pagnotta».



BUS ATAC, LA POLEMICA CONTRO LA RAGGI

La Raggi si dice del tutto soddisfatta «Con queste vetture rinnoviamo e svecchiamo un parco mezzi con un’età media di oltre 12 anni. Da qui ai prossimi mesi, a cascata, saranno in circolazione tutti i 227 bus. Questo vuol dire meno attese alle fermate, collegamenti che funzionano e un servizio migliore per tutti i cittadini. Questo è solo il primo passo». Altri nuovi bus arriveranno tra il 2020 e il 2021 e proveranno a far invertire la rotta di un parco mezzi tra i più vecchi d’Europa e con servizi ben al di sotto della media richiesta da una delle città più visitate al mondo e con notevoli problemi anche sulla rete delle Metro. A fine giugno era tuonato l’allarme in Atac per la mancanza di 500 bus con gli studi che avevano evidenziato problemi anche in attese-code raddoppiate alle fermate, numerosi incendi e noleggi sbagliati (vedi il caso Israele, ndr). Il sindaco insomma esulta per questi primi 80 bus arrivati ma non sono pochi ad muovere ancora una volta più di una critica contro la giunta M5s e lo stesso sindaco in persona: «Per la giunta Raggi ogni occasione è buona per trasformare un’iniziativa in un teatrino mediatico. Peccato che in questo caso a rimetterci sono gli autisti dell’Atac utilizzati come figuranti dalla sindaca per farsi bella, nonostante l’iniziativa dei nuovi bus sia l’ennesimo specchietto per le allodole», attacca Dario Nanni, coordinatore di Italia in Comune per Roma.

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