Con il Centrosinistra diviso al suo interno dopo la mossa di Carlo Calenda che bruciando i tempi (e i rivali del Pd) si è candidato alle prossime Elezioni Comunali a Roma nella Primavera 2021, è il M5s ad essere ancora più in “attesa” per capire quale scelta prenderà l’attuale sindaco uscente Virginia Raggi. La sindaca eletta nel 2017 con il 70% di voti al ballottaggio non convince una parte del Movimento 5 Stelle di Roma e men che meno rappresenta la prima scelta del Partito Democratico: nei prossimi mesi però, come rivela il Messaggero, potrebbero aggiungersi alcuni problemi non da poco per la possibile strada verso la seconda candidatura al Campidoglio. L’ostacolo riguarda il processo per la nomina di Renato Marra, fratello dell’ex capo di gabinetto Raffaele, per la quale Virginia Raggi è accusata di falso ideologico: la difesa della sindaca puntava ad un iter molto più breve onde evitare sentenze a ridosso delle Amministrative 2021, ma così non sarà. La nomina di Renato Marra per la direzione Turismo del Comune di Roma invece rimarrà uno dei temi centrali della prossima campagna elettorale, qualora si dovesse ricandidare: «di udienze ce ne saranno altre, con il rischio che si trascinino fino a febbraio se non oltre, con la sindaca sul banco degli imputati», racconta Valentina Errante per il Messaggero.



IL “NODO” MARRA SULLA STRADA DEL CAMPIDOGLIO (BIS)

La Corte di Roma ha accolto le richieste del procuratore Emma D’Ortona aprendo l’istruttoria dibattimentale che farà slittare di diverse settimane l’esito finale del processo: sono diversi i teste che interverranno a favore e contro la sindaca di Roma che ricordiamo è accusato di avere dichiarato il falso alla Anticorruzione in merito al ruolo svolto da Raffaele Marra, suo collaboratore all’epoca, nella nomina del fratello Renato. La Raggi alla corte ha presentato una nota in cui spiega di aver agito in piena autonomia e che il suo ex capo del personale – nel frattempo condannato per abuso di ufficio in un filone d’inchiesta parallela – non è mai intervenuto per indirizzarne la nomina. Come ribadisce il focus del Messaggero sulle ultime novità processuali di Virginia Raggi: «La difesa ha sostenuto che la sindaca fosse stata ingannata dall’ex braccio destro, ignorando il fatto che Marra si fosse interessato per promuovere l’incarico (che prevedeva due scatti di stipendio) al fratello». Al netto del caso giudiziario specifico, un evento del genere non potrà che infastidire il cammino di Raggi verso la campagna elettorale delle Comunali qualora dovesse effettivamente ripresentarsi come candidata del M5s o addirittura del fronte comune “giallorosso” 5Stelle + Partito Democratico.

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