Dopo Di Maio è anche il Premier Conte a rappresentare un punto di “appoggio” alla sindaca di Roma nel merito dei fatti di Casal Bruciato: «la legge va applicata» spiega il Presidente del Consiglio tra l’altro in visita nella Romania da dove provengono molti dei rom presenti nella Capitale. Finora in parziale silenzio sulla vicenda è stato il terzo elemento del “triumvirato” al Governo, Matteo Salvini, ancora senza uno specifico commento-attacco alla sindaca della Capitale. La stessa Virginia Raggi, dopo gli insulti e le visite di ieri, ha ripreso il concetto della sua posizione stamane durante un’iniziativa al Tempio di Adriano: «Credo che, se partiamo dalla legalità, noi attuiamo la democrazia quindi questo deve essere il principio da cui partire e a cui arrivare, deve essere il filo conduttore. Un sindaco deve stare vicino agli ultimi che vuol dire sia agli abitanti delle periferie di Roma, abbandonate da tempo, sia a quelli che si sentono più fragili».



DI MAIO ORA DIFENDE LA RAGGI

Dopo 12 ore arriva la smentita di Luigi Di Maio: netta, chiara ma in forte ritardo rispetto a quanto gli veniva attribuito attorno alle 16 di ieri pomeriggio. «Mi si attribuiscono parole del genere che ‘sono irritato e arrabbiato’ con Virginia Raggi: nulla di tutto questo. Io credo che quando si minaccia di stupro una donna o si costringe un bambino a stare chiuso in casa e li si minaccia solo perché hanno ottenuto un alloggio per legge, è giusto dare la massima solidarietà», attacca Di Maio parlando della visita di Virginia Raggi, con tanto di insulti, alla famiglia nomade di Casal Bruciato. Secondo il vicepremier è giusto dare la massima solidarietà ad una donna che viene insultata – la sindaca – e ad un’altra che viene minacciata di stupro – la madre rom – dai «fascisti di CasaPound. Quelli che protestano li divido in due categorie: ci sono i cittadini tesi e arrabbiati ed è una cosa, poi ci sono i presidi di neofascisti e di Casapound che vanno lì e soffiano sul fuoco dicendo che quella casa non doveva essere assegnata», attacca ancora Di Maio a Rai Radio 1 stamattina. In conclusione, ancora il leader M5s sostiene «non si deve alimentare questo dibattito tra fascismo e antifascismo: non bisogna schierarsi da una parte o dall’altra ma restare sulle cose concrete, per me bisogna cercare di trovare le soluzioni per tanti italiani che non hanno la casa. Noi stiamo cercando di abbassare tensione sociale con reddito cittadinanza». Netto, chiaro e solido: ma ripetiamo, forse in ritardo di almeno 12 ore..



CAOS RAGGI, PAPA INVITA LA FAMIGLIA ROM IN VATICANO

Momenti di tensione ieri a Casal Bruciato, quando il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha fatto visita alla famiglia rom a cui recentemente era stato assegnato un alloggio popolare. I residenti della zona, che da giorni protestano contro l’assegnazione, hanno preso di mira il primo cittadino romano con minacce e insulti. Una decisione, quella di acconsentire alla famiglia rom di abitare nell’alloggio popolare (che la Raggi spiega “Assegnato legittimamente”), che pare abbia irritato e non poco il ministro Di Maio, sostenendo che prima andrebbero aiutati gli italiani. Se da una parte sono numerose le proteste e le minacce verbali, alcune delle quali indicibili, dall’altra, non manca il sostegno nei confronti della famiglia rom, invitata dal Papa in Vaticano: «Il Santo Padre giovedì incontrerà il mondo dei rom – le parole del vescovo ausiliare di Roma monsignor Giampiero Palmieri, riportate da TgCom24.it – noi li abbiamo invitati la sera quando la chiesa di Roma incontrerà il Papa a San Giovanni. Non sappiamo se verranno, ma sono stati molto onorati dell’invito. Ora sono molto spaventati». La vicenda è seguita da vicino anche dall’Osservatore Romano, che commentando i fatti di Casal Bruciato parla di «Tensione, insulti. E orribili minacce all’incolumità fisica e alla dignità di una famiglia». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CASAL BRUCIATO: RAGGI INSULTATA

«’A zozza, ‘a zingara, vergognati» e così via con altri insulti Virginia Raggi è stata trattata dai residenti di Casal Bruciato in piazza, accendendo però anche uno scontro politico tutto particolare e “inedito”. Contro la sindaca di Roma il leader M5s, a difenderla il Partito Democratico: non abbiamo sbagliato a scrivere, è proprio quello che si sta profilando in queste ultime ore dopo i fatti (gravi) della famiglia rom in Casal Bruciato. Dopo la furia “privata” contro la Raggi, il Pd scende in campo per difendere la sindaca e – parallelamente – attaccare il vicepremier Di Maio: «Se la famiglia rom aveva diritto alla casa, Raggi ha fatto bene a dargliela; la ringrazio perché ha avuto coraggio», scrive il segretario dem Nicola Zingaretti sui social. Gli fa eco il candidato alle Europee Carlo Calenda: dopo un tweet del conduttore di Piazzapulita Corrado Formigli di elogio per la Raggi («ha avuto coraggio e senso delle istituzioni Virginia Raggi ad andare a difendere i diritti di una famiglia rom a Casal Bruciato»), l’ex Ministro dello Sviluppo Economico replica a tono «è vero, brava e coraggiosa Virginia Raggi».

FURIA DI MAIO VS RAGGI “PENSI AI ROMANI”

«I rom restano dove sono, hanno diritto a quell’alloggio»: la sindaca Raggi resta irremovibile nonostante le forti e pesanti contestazioni subite davanti all’alloggio popolare di Casal Bruciato, tra insulti e spintoni dei manifestanti. Ma a sorpresa non è la Lega a scagliarsi contro la sindaca di Roma (anche se il Ministro Salvini, facendo riferimento al caso Siri, ha fatto sapere in conferenza stampa «se uno vale uno, mi risulta che anche Virginia Raggi è indagata. Perché lei non la fanno dimettere»?) bensì il vicepremier M5s Luigi Di Maio: «Raggi aiuti i romani, non i rom» sarebbero le parole di profonda ira che il leader grillino avrebbe rivolto a Virginia Raggi parlando con i suoi collaboratori, secondo le fonti dell’Adnkronos. «”Raggi pensi ad aiutare i romani prima dei rom” racconta all’Adnkronos chi ha raccolto in queste ore il suo sfogo, descrivendolo “furente” nei confronti della prima cittadina», riporta la nota dell’agenzia in merito allo “scoop” sul vicepremier M5s. «Ci hanno detto che speravano iniziasse finalmente una nuova vita per loro dopo 20 anni nei campi. Stanno cercando di capire cosa succederà: sperano di poter resistere», ha spiegato il vescovo Palmieri ai cronisti di Casal Bruciato.

RAGGI INSULTATA DAI RESIDENTI

La sindaca Virginia Raggi è stata pesantemente insultata e contestata dai residenti di Casal Bruciato, quartiere della periferia di Roma teatro di scontri e “guerriglia” in questi ultimi giorni dopo l’assegnazione di un alloggio popolare ad una famiglia di rom (padre, madre e 12 figli). «Vergognati, buffona. Non sei la nostra sindaca», urlano i residenti romani sia all’arrivo che all’uscita della prima cittadina M5s giunta in visita alla famiglia che da due giorni vive asserragliata e protetta dalla Digos e dalla polizia di Roma Capitale. Coinvolte le palazzine di Via Sebastiano Satta, con i residenti tutti in strada per contestare tanto la famiglia di nomadi che la sindaca Raggi: «Se li porti a casa sua, lei è più ‘mafiosa’ di Alemanno che aveva fatto quella delibera vergognosa che non ha cancellato» attaccano pesantemente i manifestanti secondo quanto riportato da Adnkronos. In mezzo alla piazza ancora un manipolo di militanti CasaPound che da ieri contestano la decisione di assegnare la casa popolare alla famiglia rom appena sfrattata dal campo nomadi di Torre Bruna.

RAGGI VS CASAPOUND: “LI CACCEREMO DA CASAL BRUCIATO”

«La famiglia di nomadi ha diritto alla casa, è la legge», ha spiegato uscendo dall’alloggio popolare la stessa sindaca Virginia Raggi, circondata dal cordone di sicurezza e dai giornalisti accorsi a Casal Bruciato in questi giorni di lotta serrata tra residenti, circoli di sinistra e CasaPound. «La legge si rispetta, chi spaventa i bambini e minaccia di stuprare le donne forse dovrebbe farsi un esame di coscienza», ha ripetuto la Raggi assieme al direttore della Caritas, Don Ben Ambarus e al vescovo ausiliare di Roma, Don Giampiero Palmieri. Dopo i pesanti insulti volati ieri contro la famiglia rom – «vi impicchiamo, andatevene o ti stupriamo» i più ignobili e gravi – il Comune ha intenzione di proteggere ulteriormente la famiglia di nomadi di Casal Bruciato: «Le scene di ieri sono terribili. Sentir gridare ‘vi impicchiamo´ e ‘ti stupriamo´ ad una mamma con la bimba in braccio è di una gravità incommensurabile. Ho certezza che la questura si muoverà oggi, il presidio sarà allontanato dal cortile.  Noi lavoreremo cercando di fare di tutto affinché l’integrazione si possa sviluppare, però questi episodi sono il frutto di una strumentalizzazione politica» ha annunciato l’assessore al Patrimonio, Rosalba Castiglione.