Il ritorno nelle pagine di cronaca del ragno violino ci porta ovviamente ad analizzare anche le sue origini. Questo aracnide è nativo dell’area mediterranea e si trova soprattutto nell’Europa settentrionale e nel nord Africa fino all’Iran. In Europa lo troviamo soprattutto nella penisola iberica oltre a Croazia, Grecia, Italia, Francia e Turchia. Nel nostro paese questo aracnide è stato segnalato su tutto il territorio nazionale. Di recente questo è stato introdotto anche negli Stati Uniti continentali e in altri paesi esotici come Macraronesia, India, Laos, Australia, Giappone, Cina e Hawaii. Di certo la sua pericolosità indica che si deve essere molto prudenti, anche se nel caso ci dovessimo trovare di fronte a questo sarà importante cercare di evitare proprio il contatto. La specie notturna caccia senza l’aiuto di una tela, arrivando a tessere solo pochi fili disordinati all’interno dei quali si rifugia, riparandosi dagli altri animali che possono attaccarlo. (agg. di Matteo Fantozzi)
COME RICONOSCERLO?
Il ragno violino è tornato a mietere le prime vittime: prima un settantenne di Pesaro, quindi una 28enne di Parma, tutti e due finiti all’ospedale a seguito della fastidiosa puntura dell’insetto di cui sopra. Come riconoscerlo? Il ragno violino è abbastanza grande per i ragni che abbiamo nel nostro paese, visto che può raggiungere anche 4-5 centimetri, anche se il corpo è lungo meno di un centimetro, precisamente 9 millimetri. Non è letale ma è uno degli insetti più velenosi che abbiamo sul suolo italiano, come specificato anche dal centro antiveleni del Niguarda di Milano: «E’ un ragno di modeste dimensioni e dall’aspetto apparentemente insignificante ma estremamente pericoloso». Ragno eremita, che rimane rintanato di giorno, ha dei morsi che sono indolore, e spesso e volentieri solamente giorni dopo ci si accorge di essere stati punti dal temibile aracnide. Fra i sintomi più frequentemente provocati, oltre a quelli di prurito e rossore, anche la febbre alta nei casi più gravi. Ma perché si chiama ragno violino? Semplicemente perché ha una macchia sul corpo che ricorda appunto il famoso strumento musicale, anche se la forma non è sempre ben delineata. Il ragno è di un colore fra il marrone e il giallo, e le zampe sono lunghe e più chiare rispetto al corpo, senza alcun segno particolare. Di solito si trova all’aperto, sotto i sassi, e nei buchi nel terreno, ma è facile trovarlo anche nelle abitazioni, leggasi in soffita e in anfratti vari. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RAGNO VIOLINO: DUE CASI IN POCHI GIORNI
Torna a mietere “vittime” il ragno violino. Puntuale come ogni estate, la famosa specie di aracnide fa capolino nelle case degli italiani, pungendo a destra e a sinistra. A Parma, proprio per via di una puntura del ben noto ragno di cui sopra, una ragazza di 28 anni è finita in ospedale a seguito di alcuni sintomi a dir poco fastidiosi come il gonfiore, il rossore, il prurito, la tachicardia e via discorrendo. Come in tutti gli altri casi precedenti, comunque, l’emergenza è rientrata dopo qualche giorno, anche se la giovane se l’è vista brutta. Quello della 28enne di Parma è il secondo caso nel giro di pochi giorni di ragno violino, visto che lo scorso 30 giugno lo stesso insetto aveva mietuto un’altra vittima, questa volta un po’ più in giù, precisamente a Pesaro, dove aveva punto il 70enne Almerindo Duranti, ex consigliere comunale. A causa del “colpo” ricevuto, l’anziano ha ancora una gamba fasciata e gonfia: «Sono stato punto da un ‘ragno violino’ mentre dormivo – raccontava pochi giorni fa in un’intervista – non mi sono accorto di niente durante la notte. Al mattino però avevo il polpaccio destro gonfio con una specie di brufolone tondo e di colore marrone. Non mi faceva nemmeno tanto male ma avvertivo che non era una cosa normale». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RAGNO VIOLINO, RAGAZZA MORSA A PARMA
28enne di Parma morsa da ragno violino: nuovo caso registrato in Italia nel giro di pochi giorni, scatta nuovamente l’allarme aracnide. Come vi abbiamo raccontato, la giovane è stata costretta a ricorrere alle cure in ospedale dopo aver registrato febbre alta e forte infiammazione, un episodio che segue di pochi giorni quanto accaduto a Pesaro. Come riportato dai colleghi de Il Resto del Carlino, una 51enne di Tre Ponti è stata morsa sul collo da un esemplare di ragno violino ed ha spiegato di aver trascorso «dieci giorni di inferno»: «Temevo di morire, avevo il collo infiammato, gonfiore e prurito a mani e piedi, il cuore che mi batteva a mille: ho passato dieci giorni di inferno, senza riuscire neppure a dormire, dopo essere stata punta da un ragno violino», le parole di Maria Piscitelli. La professoressa di scuola media ha aggiunto: «Ho avvertito una puntura lancinante al collo, mentre mi trovavo dentro uno sgabuzzino esterno, nell’area del giardino di casa, e ho pensato che si trattasse di una grossa zanzara, di quelle molto aggressive. Ma mi sono dovuta ricredere, perché intorno alla puntura la pelle si è arrossata, fino a diventare violacea, come se si trattasse di un’ustione. Così, il giorno dopo, sono andata alla guardia medica, dove mi hanno sottoposto a una terapia di antibiotici e cortisone». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PARMA, NUOVO CASO DI MORSO DI RAGNO VIOLINO
Il ragno violino, uno dei più velenosi in Italia, torna a colpire e ad incutere terrore: a fare le spese una ragazza di 28 anni residente a Collecchio (Parma), morsa mentre prendeva il sole. L’episodio è stato riportato da “La Gazzetta di Parma”, secondo cui la giovane dopo il morso dell’esemplare di ragno violino è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso a causa dell’insorgere di una febbre alta e di una profonda infiammazione. Sembra dunque tornare d’attualità l’incubo ragno violino, che già l’estate scorsa aveva portato scompiglio in molte regioni italiane, spingendo ad esempio il Centro antiveleni del policlinico Gemelli a redarre un vademecum ad hoc per capire come comportarsi in caso di puntura. Come riportato da “Il Messaggero”, era stato il dottor Maurizio Paolo Soave a spiegare che “nella stragrande maggioranza dei casi il morso provoca fenomeni locali di scarso significato clinico come arrossamento, prurito e irritazione, non è assolutamente appropriato allarmarsi recandosi nei pronti soccorso. Bisogna consultare un Centro Antiveleni descrivendo le circostanze, i segni e i sintomi eventualmente presenti. In casi particolari il morso può provocare una lesione della cute di tipo emorragico e necrotico che non differisce da quelle provocate da altre tossine biologiche come ad esempio quelle di altri ragni, degli imenotteri come api, vespe, calabroni, e di animali marini. Non esistono antidoti o trattamenti farmacologici specifici: nei casi in cui si manifestano lesioni significative serve un trattamento farmacologico con antibiotici e cortisonici. In altri rari casi può essere necessaria la toilette chirurgica della lesione”.
RAGNO VIOLINO MORDE RAGAZZA MENTRE PRENDE IL SOLE
Inevitabilmente l’ultimo caso di morso di un ragno violino ai danni della 28enne di Parma punta mentre stava prendendo il sole riaccende i riflettori su questo esemplare di piccole dimensioni (arriva a 4-5 centimetri solo contando le zampe) e di solito abbastanza schivo. Potremmo definire il suo modo di fare alquanto “subdolo”: il suo morso è infatti indolore, motivo per cui ci si accorge di essere stati punti soltanto all’insorgere dei sintomi. Un po’ come la ragazza di Collecchio, che come riferisce “La Gazzetta di Parma”, non aveva fatto caso alla puntura fino a quando, rientrata a casa, ha notato un forte arrossamento nella zona del morso e ha iniziato ad avere febbre alta. Dodici ore più tardi la visita al Pronto soccorso, con i medici che hanno provveduto ad asportare la sacca di veleno e praticato un paio di punti, rimossi due giorni più tardi.