L’estate 2024 è stata caratterizzata (tra le altre cose) dai continui rimandi sulle pagine di cronaca al cosiddetto ragno violino con decine i casi di morsi in tutto il nostro bel paese e – oltre a diversi episodi gravi che hanno costretto al ricovero in ospedale – già due decessi confermati: tutti argomenti che nella giornata di oggi ha affrontato il naturalista e zoologo Nicola Bressi durante la diretta del programma Sky TimeLine, partendo da alcuni consigli per riconoscere il temuto nemico, per arrivare ai suggerimenti sui comportamenti da adottare una volta che se ne trova uno o (malauguratamente) si viene morsi.



La ragione per cui si parla così tanto del ragno violino è legata soprattutto al fatto che “è una specie che si è inurbata – spiega Bressi -, un po’ come i gabbiani o le cornacchie” al punto che ormai “è più facile trovarne uno in casa, piuttosto che in natura”: a livello biologico preferisce gli ambienti secchi, possibilmente caldi e quasi mai umidi, nascondendosi nelle intercapedini; mentre Bressi sottolinea anche che “è abituato a vivere di poche prede e a mangiare pochissime volte all’anno”.



Come riconoscere il ragno violino, l’esperto: “È piccolo, poco colorato e mai peloso”

Passando dalla zoologia al panico che si è generato attorno al ragno violino, Bressi ci tiene a precisare che la primissima cosa da fare è evitare di “prendersela con tutti i ragni”, perché delle oltre “1.700 specie [italiane] solo due possono in qualche modo essere dannose; mentre tutti gli altri competono e predano il violino” con la conseguenza che eliminarli tutti da casa “rischia di agevolarlo”.

Per capire se si è al cospetto di un ragno violino – prima di schiacciarlo – Bressi consiglia di controllare se ha una ragnatela perché si tratta di uno di pochi ragni italiani a non farla e, mentre si tratta di una specie piuttosto piccola – “arriva ad un centimetro massimo ci corpo, 6 con le zampe allungate”, spiega -, “non è peloso e neppure particolarmente colorato, è beigiolino e ha questo disegno sul capo che può ricordare con molta fantasia un violino”.



Il ragno violino è pericoloso? La risposte di Nicola Bressi e i consigli su come comportarsi”

Ragionando sulla pericolosità, l’esperto ci tiene a precisare che si può considerare del tutto simile “alle api”: seppur alcun persone muoiano – e sono molti di più i morti a causa delle loro punture che dei morsi dei ragni -, la maggior parte se la cavano con “gonfiore, una crosticina e fine“. Ad essere letale non è – infatti – il veleno del ragno violino, tanto che Bressi non è al corrente di decessi direttamente riconducibili alle sostanze velenose, ma diventa pericolo soprattutto per le persone “che sono allergiche o immunodepresse“.

Il consiglio migliore per trattare il ragno violino è quello di evitare di schiacciarlo a mano o con i piedi nudi perché – continua Bressi – “morde solo ed esclusivamente quando lo schiacciamo. Non attacca mai l’uomo, neppure se lo prendiamo in mano, lo stuzzichiamo o tocchiamo le sue uova” e se fossimo al corrente di un’invasione di regni violino in casa basterebbe stare attenti “a quello che calpestiamo, dove ci sediamo“, scuotendo vestiti e lenzuola prima di indossarli o usarle.

In definitiva – conclude Bressi -, con il ragno violino basta un po’ di prudenza ed attenzione “soprattutto perché il suo morso all’inizio non causa dolore e rischiamo di arrivare in ospedale o dal medico quando c’è già un’infezione in corso”; mentre a fronte di un presunto morso non serve farsi trasportare dal panico ma basta “disinfettare e monitorare“.