Fabio Marchese Ragona, giornalista e scrittore, intervenuto alla trasmissione Zona Bianca, ha parlato dello storico rapporto tra papi nella storia e il demonio. Nell’occasione, illustrando anche l’intervista a Papa Francesco che è contenuta nel suo ultimo libro “Esorcisti contro satana” ha ricordato il caso del ragazzino messicano Angel, posseduto dal demonio e aiutato nell’opera di liberazione da vari esorcisti, ma anche con l’azione dello stesso Papa. “Quello con il maligno è un duello che esiste da sempre nella storia dell’umanità, testimoniato anche da Gesù nel deserto“, parole confermate dal Papa in più occasioni, anche quando ha ribadito che “Il diavolo c’è, ha senso di parlarne anche ai giorni nostri“.
La preghiera di liberazione dal maligno da un ragazzo messicano resta però ancora avvolta nel mistero. Padre Amorth affermò che si trattava di un vero e proprio esorcismo “In quell’occasione Papa Francesco avvicinò Angel, intervenuto in pellegrinaggio a San Pietro nel maggio 2013 e prendendolo a cuore, gli mise le mani sul capo dicendo una preghiera di liberazione. Non è stato fatto nella classica forma, ma si trattò di un esorcismo” concluse Amorth.
La lunga lotta dei papi contro il demonio
Ragona a Zona Bianca conferma, anche in base alle ricerche da lui fatte negli anni sul fenomeno, che “La lotta contro il demonio ha da sempre coinvolto direttamente i papi“. Giovanni Paolo II avrebbe liberato tre persone possedute dal demonio, nel 1982, nel 1984 e nel 2000. E secondo quanto rivelato da Padre Gumpel, relatore della causa di beatificazione di Papa Pio XII, anche Papa Pacelli fece degli esorcismi a distanza di anni su Adolf Hitler.
Ragona poi torna a parlare di quanto rivelato da Papa Francesco durante l’intervista, in merito al presunto esorcismo sul ragazzino messicano Angel, “Non ricordava il fatto in sè, ma mi confermò che quella fu una preghiera di liberazione”. Il ragazzo in questione continuerebbe ad avere disturbi, e quindi deve essere ancora essere costantemente seguito dai sacerdoti ed esorcisti, perchè “Soffre di una ‘repulsione’ nei confronti di tutto ciò che è sacro, il Papa pregò anche in contamporanea all’intervento di liberazione durante una messa”.