Sono passati cinque mesi dal concerto del Primo Maggio dopo il quale Federico Lucia, in arte Fedez, aveva denunciato di essere stato sottoposto a “censura preventiva” da parte della Rai. Il rapper attaccò viale Mazzini sbugiardando i vertici con dei video che contenevano le chiamate fatte al cantante prima del concertone nel corso del quale il marito di Chiara Ferragni aveva intenzione di schierarsi a favore del Ddl Zan e fare nome e cognomi di chi, invece, non era d’accordo e del perché. Oggi, dopo mesi di polemiche, è arrivata anche una precisazione da parte dell’AD Rai.
Carlo Fuortes ha infatti parlato in audizione di in commissione di Vigilanza, spiegando che nessuna azione legale era stata aperta nei confronti di Fedez. Subito dopo i video pubblicati dai social era infatti stata caldeggiata la possibilità da parte della Rai di agire legalmente contro il rapper, ma oggi tutto è stato smentito: “La Rai non ha mai presentato querela contro Fedez“. Le parole di Fuortes arrivano a pochi giorni dai rumors del ritiro dell’azione, col cantante che poi era stato anche ospite di Che Tempo Che Fa. Barachini, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, aveva chiesto delucidazioni sull’accaduto e la risposta di Fuortes è stata chiara.
Rai vs Fedez, la censura denunciata per il Primo Maggio
Il caos tra Rai e Fedez era nato la sera del Primo Maggio, quando il cantante originario di Buccinasco aveva sventolato dei fogli durante il concertone denunciando che l’azienda voleva sottoporlo a censura. Il testo letto da Fedez sarebbe stato infatti sottoposto ad approvazione politica, approvazione che secondo il cantante non era arrivata e dunque obbligato a omettere nomi di partiti, politici e altri punti salienti del discorso. La Rai smentì successivamente l’accaduto, ma Fedez diffuse sui suoi canali social l’audio della conversazione con la vicedirettrice di Rai3.
Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e capogruppo in Vigilanza Rai, aveva annunciato che l’azienda di viale Mazzini avrebbe dato presto mandato ai legali per procedere in sede penale nei confronti di Fedez per aver diffuso in maniera illecita i contenuti della conversazione. Oggi, dopo cinque mesi di polemica, si apprende però che quella querela annunciata non è arrivata. Fuortes ha infatti spiegato che la querela non è mai partita e che i 90 giorni entro cui poterla proporre erano scaduti nel momento in cui lui e l’attuale Cda Rai si sono insediati a luglio.