Un video suggerisce ipotesi sconvolgenti sul raid alla Cgil a Roma avvenuto il 9 ottobre 2021. Il filmato rivela come fecero i manifestanti ad aprire il portone della e ad occupare la sede. Un uomo riuscì ad entrare dalla finestra e, una volta all’interno, trovò il modo per sbloccare la serratura e aprire il cancello permettendo appunto ai manifestanti di invadere il pianterreno. Il video mostra anche cosa successe quando le forze dell’ordine ripresero il controllo della situazione. Si vede un carabiniere che ferma l’uomo che ha aperto la porta, ma quando gli mostra un tesserino il carabiniere lo lascia andare via. Chi è quest’uomo misterioso? Stando a quanto riportato dal Riformista, che ha visionato il filmato, tutto lascia pensare che anche lui fosse un uomo dello Stato, forse dei servizi segreti. Identificarlo non dovrebbe essere difficile visto che ci sono le immagini ed è nota l’identità del carabiniere che lo ha fermato.
Gli avvocati difensori vorrebbero scoprire chi è, anche perché se ad aprire le porte ai manifestanti fu un uomo dello Stato, allora cambierebbero molte cose nella ricostruzione di quella vicenda. Crescerebbero i dubbi sul motivo per il quale la polizia, il prefetto (che all’epoca era Matteo Piantedosi, attuale ministro dell’Interno), non schierarono forze sufficienti a difesa del sindacato. Dunque, lo stesso ministro potrebbe dare delle risposte. Comunque, l’immagine dell’uomo misterioso è stata estrapolata dal video oggetto della consulenza effettuata dall’avvocato Vincenzo Di Manna, difensore di Salvatore Lubrano, esponente di Forza Nuova poi arrestato con Castellino, Fiore ed altre nove persone con l’accusa di saccheggio, istigazione a delinquere, violazione di domicilio e resistenza.
RAID CGIL, SVOLTA CLAMOROSA GRAZIE AD UN VIDEO
Il processo per il raid alla Cgil è in corso davanti alla sezione penale del tribunale di Roma, presieduta dal giudice Claudia Lucilla Nicchi. Invece Castellino, che ha scelto il rito abbreviato, è stato condannato l’anno scorso a 6 anni di carcere. I manifestanti, come si vede dal video pubblicato in esclusiva dal Riformista, cerano subito di sfondare il portone d’ingresso, senza però riuscirci. Si vede un uomo calvo con una mascherina sul mento e con indosso un giubbotto di jeans che si aggira nei pressi del portone d’ingresso. Dopo che un manifestante rompe il vetro della finestra, il misterioso uomo entra nella sede e cerca di aprirla. Incontra un altro uomo, con cui ha un rapido scambio di battute, nel corso del quale si vede comparire nelle mani qualcosa, un badge o un tesserino, con un cordoncino chiaro. Entrambi mostrano i rispettivi tesserini. Secondo il Riformista, l’incontro – per come è avvenuto – sarebbe compatibile con una “presentazione”, come uno scambio di credenziali tra colleghi. «Verosimilmente si tratta dell’incontro tra due rappresentanti delle Forze dell’ordine, che si qualificano vicendevolmente per giustificare la loro presenza all’interno della sede della Cgil». All’udienza del 14 ottobre scorso, il commissario di polizia Pietro Berti, in forza al Commissariato di Roma-Aurelio, è stato sentito sull’accaduto. Era il commissario di servizio ed era stato allertato dalla centrale operativa, infatti con due squadre miste di polizia e carabinieri arrivò sul posto in 10 minuti e prese contatti con Fiore e Castellino. Interrogato sul punto, ammise che quel giorno c’erano carabinieri del Nucleo Informativo infiltrati tra i manifestanti. Uno di questi era il soggetto che ha fermato e poi lasciato andare l’uomo misterioso.